GF Vip, Gennaro Lillio svela alcuni retroscena del reality: le sue parole
Queste le parole dell'ex gieffino: "Vi dico i segreti del GF"
Nel corso delle ultime ore il nome di Gennaro Lillio è tornato ad occupare le pagine dei principali giornali di gossip. Il motivo? Pare che l’ex concorrente del Grande Fratello abbia rilasciato alcune dichiarazioni sul reality che non sono per niente passate inosservate. Scopriamo insieme che cosa ha rivelato.
Per chi non lo ricordasse, Gennaro Lillio è stato uno dei concorrenti dell’edizione del Grande Fratello non Vip condotta da Barbara D’Urso nel 2019. In questi giorni l’ex gieffino ha rilasciato un’intervista a ‘Espresso Podcast’ dove ha svelato alcuni retroscena sul reality.
Questo è quanto dichiarato dall’ex concorrente del Grande Fratello:
“Se il Grande Fratello è finto? Quanto è pilotato? Quante robe ci dicono di fare? Ok vi dico i segreti del GF. Ho avuto la fortuna di fare il GF normale. Quello normale però non è pagato. Con il Vip prendi dei soldi come cachet il normale no. Io non ho percepito manco un Euro. Il classico GF, il mio era il 16, l’ultimo normale e non ho avuto mai nessuna direzione. Per quanto mi riguarda non ho mai avuto direzioni e mai nessuno spingere in una direzione. Giuro, non mi hanno mai pilotato a fare qualcosa. Io sono stato il primo concorrente ad entrare e poi sono arrivato in finale l’otto giugno. Sono entrato con il cappotto e sono uscito in costume.
E, continuando, il modello ha poi aggiunto:
Ho un aneddoto particolare da raccontare. Dopo sette puntata c’era questa cosa del diritto al voto. Loro non possono negarti il diritto. Loro ti chiamano in confessionale e di dicono ‘Senti nella tua regione ci sono le elezioni’. Io dissi sì subito! Loro si organizzano e ti fanno uscire presto di mattina. Ero da due mesi chiuso lì dentro. Mi hanno accompagnato loro ed ero scortato. E questa cosa la racconto per la prima volta ora. Perché loro quando rientri ti chiamano in confessionale e ti dicono di non raccontare mai nulla di questo durante il programma.
Per poi continuare il suo racconto con queste parole:
La mattina esco e mi fanno mettere occhiali e cappello. Appena esco arrivo al seggio accompagnato da loro. Mostro il mio documento, levo occhiali e cappello e nell’aula le persone erano incredule. Quelli che hanno preso il mio documento hanno preso i telefonini e il poliziotto rimprovera tutti ‘Questo è un luogo dove serve privacy togliete i telefoni’. Da questo aneddoto ho capito quello che succedeva fuori, ho avuto la percezione. Io poi voto e quando esco dalla cabina vengo assalito dalle persone. Mi hanno dovuto scortare, oltre a quelli del GF anche la Polizia Municipale, per tornare a Roma a Cinecittà. Allora mi dicevo ‘cavolo sono un concorrente forte se succede questo, allora adesso che rientro gioco anche in funzione di questo.