Andreea Rabciuc, cane molecolare usato per Saman a un anno dalla scomparsa
Le ricerche continuano per svelare un mistero ancora irrisolto
A un anno dalla sua scomparsa da Jesi, dove è stata vista per l’ultima volta, continuano le ricerche di Andreea Rabciuc. Gli inquirenti hanno deciso di mettere sulle sue tracce anche il cane molecolare usato per trovare il corpo di Saman, giovane ragazza pachistana uccisa dai genitori perché aveva rifiutato un matrimonio combinato. Si scava nel terreno che appartiene all’unico indagato, il fidanzato della 27enne.
La ragazza di 27 anni di Jesi ha fatto perdere le sue tracce nella notte tra l’11 e il 12 marzo 2022. I Carabinieri lavorano ora con i Vigili del fuoco e un’unità cinofila, impegnata a cercare nelle colline tra Maiolati Spontini e Monte Roberto.
Si cerca in particolar modo in alcuni terreni di proprietà della famiglia di Simone Gresti, fidanzato della ragazza 27enne che oggi risulta essere l’unico indagato per la scomparsa di Andreea. Lui ha detto che la giovane voleva cambiare vita, ipotizzando un allontanamento volontario.
Secondo il racconto del fidanzato, quella sera doveva partecipare a una festa e gli aveva chiesto di andarla a prendere nel casolare di Montecarottese. Poi però gli avrebbe scritto questo messaggio:
Per stasera sto qui, domani mi vieni a prendere e possiamo fare quello che vogliamo.
Secondo Daniele, Andreea voleva disintossicarsi e cambiare completamente vita. Gli inquirenti hanno analizzato dei terreni con dei pozzi, già esplorati in passato. Ma nessuna traccia della giovane.
Andreea Rabciuc: nelle ricerche coinvolto anche il cane molecolare usato per trovare Saman
Per trovare Andreea gli inquirenti hanno anche usato il cane molecolare impiegato nelle ricerche di Saman, la 18enne pachistana scomparsa da Novellara nel 2021. Si tratta di Bayla, un pastore tedesco femmina di 5 anni che ha battuto le campagne della Vallesina e i terreni appartenenti alla famiglia del fidanzato.
Bayla ha già risolto molti misteri di persone scomparse, perché è in grado di fiutare i cadaveri anche a distanza di mesi. Aveva già trovato il corpo di Giuseppe Pedrazzi, scomparso in provincia di Reggio Emilia.