Addio ad Anna Alessia, la 23enne affetta da una grave patologia dalla nascita
Lutto a Cassola, addio a Anna Alessi, la 23enne affetta da una grave patologia sin dalla nascita
Si è spenta per sempre Anna Alessi, la 23enne che purtroppo era affetta da una grave patologia sin dalla sua nascita. Il padre in una breve intervista, ha voluto raccontare tutto ciò che desiderava la figlia ed il coraggio con cui ha lottato in questi lunghi anni.
Sono giorni di grande strazio e tristezza quelli che stanno vivendo i familiari di questa ragazza, che si è spenta troppo presto, dopo aver lottato a lungo contro quel brutto male.
Anna aveva 23 anni. A raccontare la sua storia il quotidiano locale, Il Giornale di Vicenza, che ha anche parlato di ciò che ha vissuto, tramite il racconto del suo papà.
Questo Natale è stato l’ultimo che la 23enne ha potuto festeggiare. Poco tempo dopo le sue condizioni si sono aggravate ed è per questo che per lei sono stati necessari ben due ricoveri all’ospedale prima a Bassano e poi i trasferimenti a Verona ed a Padova.
I medici sin da subito l’hanno sottoposto a tutte le cure del caso ed anche ad un trapianto. Purtroppo lo scorso sabato 16 aprile, ha perso la sua lotta, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori dei suoi cari. Il padre Luca Alessi, in un’intervista con Il Giornale di Vicenza, ha spiegato cosa ha vissuto.
Il racconto del padre di Anna Alessi
Ovunque sia passata, Anna ha lasciato luce ed amore. Siamo onorati per aver avuto una figlia così straordinaria, ma siamo distrutti per averla presto così presto. La malattia non le ha mai impedito di godere di tutte le cose belle che la vita le ha donato.
Il 16 gennaio, all’improvviso le sue condizioni si sono aggravate. Non ha mai ceduto alla malattia. In questi mesi di ricovero in ospedale, non si è mai lamentata una volta, nonostante fosse costantemente sotto morfina.
Voleva solo tornare a casa ed infatti come ultima cosa mi ha detto: ‘Papà portami a casa!’ Ci aveva chiesto una piscina e credevamo di avere il tempo per realizzarla.
Quando l’hanno ricoverata, noi abbiamo iniziato a costruirla. Volevamo farle una sorpresa per quando sarebbe uscita. Purtroppo però, nostra figlia non riuscirà mai a nuotare in quella piscina. Per noi Anna era la nostra più grande soddisfazione, la nostra luce, il nostro miracolo.