Luciana Littizzetto, lettera ad Enea il neonato lasciato nella culla per la vita a Milano
Ecco cosa ha scritto Luciana, mamma affidataria di due ragazzi
A Che tempo che fa Luciana Littizzetto ha letto una lettera per Enea, il neonato che la mamma naturale ha lasciato nella culla per la vita della Clinica Mangiagalli di Milano. Lei è la mamma affidataria di due ragazzi e ha scritto qualche parola con il cuore in mano, consapevole del gesto d’amore fatto dalla sua mamma che non lo ha abbandonato, ma affidato a chi poteva prendersi cura di lui.
Caro Enea,
bel cicciottino di 2 kg e mezzo, cucciolo di specie umana, super-millenial, classe 2023. Piccolo avannotto che dai le tue prime bracciate nel mare tempestoso della vita. Perché la tua mamma dopo averti tenuto nella sua pancia per nove mesi ha pensato che saresti stato meglio lontano da lei. Credo che questa decisione le sia costata molto cara, sai Enea. Così ti lasciato in una culla per la vita a Milano.
Così inizia la lettera di Luciana Littizzetto, che spiega anche cosa sono le culle per la vita e quante ce ne sono in Italia. Le mamme o chi per loro possono lasciare i piccoli nella culla calda, sicuri che in pochi secondi il personale dell’ospedale andrà a occuparsi di loro.
Per questo non credere mai a quelli che dicono che la tua mamma ti ha abbandonato. Non ti ha abbandonato, ti ha affidato. Son due verbi molto diversi sai…quando crescerai lo capirai. Abbandonare significa mettere in pericolo, fregarsene di cosa succederà dopo, vuol dire che non te ne importa niente. Affidare invece è diverso. È avere così tanta fiducia nell’altro da chiedergli di custodire la cosa che più ti sta a cuore. Semplicemente le mani di mamma hanno incontrato altre mani.
Luciana Littizzetto, lettera ad Enea: “la tua mamma ti ha affidato, non abbandonato”
Non so come mai la tua mamma l’abbia fatto e se vogliamo davvero rispettarla non dobbiamo neanche chiedercelo. Al contrario. Dobbiamo custodire il suo segreto con rispetto, silenzio e soprattutto compassione. Sappi comunque che mamma, con il suo gesto pieno di amore e di dolore, ha messo in moto una catena di protezione che nei decenni in Italia abbiamo reso sempre più forte…
Infine, l’augurio di Luciana ad Enea:
Ti auguro di diventare tutto ciò che si sogna da bambini: astronauta, calciatore, Harry Potter, pilota di Ferrari, dentista di Leoni in Africa, rockstar come i Maneskin…sosia di Chiattillo o mimo ai semafori. Sono certa che avrai al tuo fianco una mamma e un papà al 100% che ti ameranno moltissimo. Ti ameranno un botto. Non dubitarne mai neanche un secondo. Purtroppo la vita a volte somiglia alla scuola guida: le partenze in salita sono difficili, certo, ma se impari a farle, poi non ti spaventa più nulla. Benvenuto pulcino di Pasqua. Ti riempiamo di baci.