Giulia la 14enne affetta da un tumore raro, che sognava di poter studiare grafica: è morta senza poter realizzare il suo sogno
Milano, Giulia la 14enne con disabilità rifiutata da due scuole, è morta senza poter realizzare il suo sogno
Desidera solo poter studiare grafica pubblicitaria, ma Giulia, la 14enne affetta da un brutto male, che l’ha costretta in carrozzina, purtroppo non ce l’ha fatta. Il suo sogno non è mai diventato realtà ed è proprio questo, che ha portato ancora a più sconforto e tristezza per i suoi cari.
Una notizia davvero straziante, che ha spezzato il cuore di tutti quelli che hanno conosciuta la sua lotta. La ragazza desiderava guarire e poter studiare.
Aveva 14 anni Giulia ed in questo ultimo periodo era ricoverata nel reparto di Oncologia, dell’ospedale di Milano. Era affetta da un osteosarcoma, un brutto male che colpisce le ossa.
I medici per lei, non hanno avuto altra scelta che amputarle entrambe le gambe. Di conseguenza, si è ritrovata su una sedia a rotelle, ma nonostante questo, non ha mai smesso di sperare.
Stava terminando gli studi proprio mentre era in nosocomio. Inoltre, aveva anche fatto domanda in due scuole per poter studiare grafica pubblicitaria, ma nessuna delle due ha mai accettato la sua iscrizione.
Purtroppo a causa dell’aggravamento delle sue condizioni, ha visto il suo sogno sfumarsi ed è andata via da questo mondo senza poterlo realizzare. Giulia ha perso la vita lo scorso venerdì e Luca Pellizzeri, coordinatore del Comitato genitori dell’oncologia pediatrica, ha voluto raccontare la storia con un post sui social.
Il post dell’uomo per la 14enne deceduta senza aver potuto realizzare il suo sogno
Con grande tristezza nel cuore, mi chiedo come sia stato possibile che una ragazza sia deceduta, senza nemmeno potersi pensare neanche per un istante a settembre, con i suoi amici e compagni, a studiare quello che amava, grafica.
In 17 anni non abbiamo mai visto un caso del genere. Mi chiedo come sia possibile a Milano ed in Lombardia nel 2023, non poter garantire ad una persona disabile di poter andare a scuola.
Questo mentre l’articolo 34 della Costituzione recita: ‘La scuola è aperta a tutti’. Le avevo detto di avere fiducia, che le istituzioni ci stavano provando a rendere quelle scuole inclusive. Mi vergogno di averle raccontato questo. Ricordo i suoi occhi e la sua delusione ed è deceduta sapendo di non essere stata accettata alle scuole superiori.