Neonato sopravvissuto al naufragio in affido a una dottoressa: la mamma non c’è più, il padre è d’accordo
Orfano di mamma, il papà è bloccato in Tunisia
Si chiama Ismaele il neonato sopravvissuto al naufragio, ora in affido a una dottoressa che lo ha accolto nella sua casa, dopo aver consultato la famiglia, entusiasta del suo gesto d’amore. Purtroppo la mamma che era in viaggio con lui non ce l’ha fatta ed è deceduta in mare, mentre il piccolo si è miracolosamente salvato. Il papà è bloccato in Tunisia ed è d’accordo che la dottoressa si prenda cura di suo figlio in Italia.
Ismaele ha solo 5 mesi e ora vive in una casa di Palermo, da una dottoressa che lo ha preso in affidamento temporaneo. Alessandra Teresi è un’anestesista del 118 di 51 anni, che gira la Sicilia con l’elisoccorso. E che un giorno ha salvato anche questo bimbo che per lei è un principino.
L’incontro nel pronto soccorso di Lampedusa. Lei era con un funzionario della prefettura di Agrigento. Non lo potevano lasciare nel centro di accoglienza con altre duemila persone in cerca di una vita migliore.
Ce lo chiedevamo tutti. Ma che fine fa questo bambino? E mi sono offerta. Chiamando da lì mio marito Liborio e mio figlio di 14 anni.
Il marito e il figlio della dottoressa sono stati subito d’accordo. Liborio è psicomotricista e si occupa di bambini disabili e non ha avuto dubbi. Mentre il figlio Antonio voleva che il neonato dormisse in camera con lui. Tutti sono andati a prenderlo in aeroporto.
Il nostro bimbo è stupendo, mangia, dorme, ci rende felici. Comincia una nuova vita per lui e per noi. Anche per i miei genitori, di nuovo nonni. Per i nostri amici che portano culla, giochi, abitini.
Neonato sopravvissuto al naufragio: il papà d’accordo ad affidarlo alla dottoressa
Grazie alla prefettura, al tribunale dei minori e anche al papà di Ismaele i permessi per l’affido sono arrivati velocemente. La donna ha contattato l’uomo disperato per la perdita della moglie: si trova a Tunisi, bloccato.
Al momento di partire per questo disperato viaggio della speranza gli hanno impedito di salire sul barchino poi travolto dalle onde. E lui ha lasciato andare la moglie senza immaginare di non poterla mai più rivedere. Il distacco come prezzo da pagare. Pensando al futuro del piccolo Ismaele, evidentemente. Poi, la tragedia….
La dottoressa sa che un giorno il papà di Ismaele potrebbe venirlo a riprendere:
C’è una dolcezza grande nelle sue parole. Abbiamo parlato attraverso i mediatori e abbiamo capito che vogliamo entrambi una sola cosa, il bene del bambino. Ecco perché per noi qui a Palermo è il principino. Sperando di essere noi tutti all’altezza. Come dovremmo potere fare con tutti i bimbi, come si capisce davanti alle tragedie del Mediterraneo.