Il disagio che Veronica Amistadi provava, scritto nella sua lettera
L'ultima lettera di Veronica Amistadi ed il disagio da lei vissuto a causa della separazione: cosa ha scritto
Non risultano esserci affatto dubbi sul fatto che Veronica Amistadi abbia deciso di farla finita e di voler portare con sé anche suo figlio di soli 4 anni. Grazie alle indagini degli inquirenti, hanno scoperto che purtroppo aveva maturato questo suo disagio nel tempo, ma nessuno se ne era reso conto.
La giovane donna di 41 anni, era originaria di Roncore, ma si era trasferita a Trento. Anche dopo la separazione con il marito aveva deciso di rimanere lì.
Era realizzata e sembrava essere tranquilla. Tuttavia, nel tempo aveva maturato un grave problema, poiché come già scritto da lei nella sua ultima lettera sognava ingrandire la famiglia.
Questo suo desiderio però, non era possibile da realizzare, perché da ciò che ha scritto aveva un’età avanzata ed aveva diversi problemi con l’ex compagno. I due stavano provando ad avere rapporti tranquilli per il piccolo, ma forse la situazione non era affatto semplice.
Veronica poche ore prima di farla finita, ha fatto anche un’ultima telefonata a sua sorella. Si stavano organizzando per una gita al lago di Garda, per il giorno successivo.
La donna però, ha detto di non aver notato campanelli d’allarme. Sembrava stare bene. Intorno all’una di notte però, un passante ha notato la sua auto sul ponte Mostizzolo ed è qui che ha lanciato il disperato allarme alle forze dell’ordine.
La lettera di Veronica Amistadi
La 41enne poche ore prima di farla finita ha deciso di scrivere una lettera, che poi ha mandato per mail a diverse testate giornalistiche locali. In questo testamento da lei lasciato, ha scritto:
Sognavo di avere altri figli e magari di allargare la famiglia, moltiplicando l’amore, adottando un bimbo, ci credevo davvero tanto! Ora non posso fare più nulla, ho da poco passato i 40 anni e sono single.
Questo disagio maturato da Veronica, l’ha portata a compiere quel gesto estremo. Gli agenti da un controllo nella casa, hanno trovato anche tre foto della mamma e del suo bimbo, con vicino la password del computer. Ora hanno avviato un fascicolo d’indagine per il reato di istigazione a togliersi la vita, ma per ora senza indagati.