Anica Panfile, il sospetto degli inquirenti: “In macchina con qualcuno che conosceva”

La prima ipotesi emersa sul caso di Anica Panfile: potrebbe essere salita in macchina con qualcuno con cui aveva appuntamento

Il giallo di Anica Panfile si fa sempre più fitto. La donna è stata trovata senza vita nel fiume Piave, dove qualcuno l’ha gettata dopo il delitto.

omicidio Anica Panfile

Inizialmente si era pensato ad un gesto estremo, ma gli esami medici hanno fatto emergere la triste verità. Anica Panfile non è morta annegata, è stata gettata nel fiume dopo il delitto. Nei suoi polmoni non c’è acqua e sul suo corpo sono stati evidenziati segni di violenza.

Qualcuno ha messo fine alla sua vita e poi si è disfatto del suo corpo. Il compagno attuale, dopo il mancato rientro a casa, si era rivolto ai Carabinieri. Tutti hanno sperato che tornasse presto a casa, fino al giorno del tragico ritrovamento. Un pescatore ha notato il corpo senza vita di una donna in un’ansa del fiume Piave.

Anica era una madre di 4 figli, 3 dei quali nati da una precedente relazione. In passato aveva denunciato il suo ex per maltrattamenti, ma sembrerebbe che l’uomo in quei giorni non si trovasse in Italia.

omicidio Anica Panfile

Gli inquirenti stanno visionando le telecamere della zona, con la speranza di trovare il colpevole. Credono che Anica Panfile sia salita in macchina con qualcuno che conosceva e che, il delitto non fosse premeditato. Forse, è stata la fine di una lite burrascosa, degenerata nel peggiore dei modi.

Ascoltate tutte le persone che conoscevano Anica Panfile

Gli agenti hanno già ascoltato i vicini, i familiari e tutti gli uomini che circondavano la 31enne, anche il datore di lavoro, l’ultimo ad averla vista quel giorno.

omicidio Anica Panfile

Nessuna traccia, invece, del cellulare della donna, fatto sparire probabilmente dal suo killer. La famiglia non riesce a spiegarsi chi possa averle fatto del male, chi poteva volere la fine della vita di una madre e una lavoratrice.

La nonna ragazzi e mamma della vittima ha lanciato un disperato appello. Il padre dei tre figli vuole riportarli in Romania, ma la loro vita è qui e il legale si sta già battendo per la causa.