Ava Barry deceduta per la sindrome di Dravet: la mamma chiedeva da tempo la cannabis terapeutica per non farla star male
Le ultime convulsioni sono state fatali per la giovanissima
Non ce l’ha fatta la piccola Ava Barry, deceduta per la sindrome di Dravet e per delle convulsioni che, purtroppo, non le davano mai tregua. La mamma da tempo chiedeva che le fosse prescritta della cannabis terapeutica. Sarebbe stato l’unico modo per alleviare il dolore e farla sentire un po’ meglio. Ma purtroppo Ava è diventata troppo presto un piccolo angelo volato in cielo da questa terra.
Ava Barry aveva solo 13 anni. Da tempo i medici le avevano diagnosticato questa rara forma di epilessia, che le provocava ogni giorno convulsioni davvero molto serie e gravi. Una forma di epilessia associata a disturbi dello sviluppo neurologico che ne ha causato il decesso.
Il cuore della ragazzina di 13 anni si è fermato per sempre in un ospedale di Cork, in Irlanda. Le sue condizioni di salute erano improvvisamente peggiorate. La mamma aveva più volte chiesto accesso a una cura che avrebbe potuto essere d’aiuto, senza successo, però.
Vera Twomey, la mamma di Ava, per anni aveva chiesto di poter ricorrere all’uso della cannabis terapeutica. Ma il permesso le era stato sempre negato. La donna non si era arresa, portando avanti una campagna a sostegno di sua figlia e di tutte le persone a cui questo diritto era negato.
La bimba, nata ad Aghabullogue, Cork, un paesino dell’Irlanda, conviveva con la malattia da quando era piccolina. Soffriva di convulsioni prolungate, ogni giorno. La famiglia ha subito cercato una cura, ma quelle a disposizione nel paese non erano sufficienti. Era arrivata ad avere 23 crisi epilettiche in 26 ore.
Ava Barry deceduta per la sindrome di Dravet, la famiglia era andata anche in Olanda per curarla
Visto che in Irlanda non potevano curarla, la famiglia aveva deciso di trasferirsi in Olanda, dove la bambina ha ricevuto la prescrizione per la cannabis terapeutica. Un farmaco che l’ha aiutata molto: era finalmente felice.
Però nelle ultime settimane le sue condizioni di salute sono peggiorate improvvisamente. E la giovanissima 13enne è volata in Paradiso.