Alessandro Impagnatiello chiede di vedere il figlio, ma per lo psichiatra è una strategia

Le parole dello psichiatra Crepet sulla richiesta di Alessandro Impagnatiello di vedere il figlio dal carcere

Alessandro Impagnatiello si trova in arresto dalla notte in cui ha deciso di confessare il delitto della compagna Giulia Tramontano e del figlio che lei portava in grembo. Da quel momento l’uomo non fa molte richieste, ma chiede solo di poter vedere il figlio.

crepet alessandro

Il bambino che ha 8 anni, il 30enne lo ha avuto da una relazione precedente. Poco dopo la fine di questa storia, è andato a convivere con la vittima e tra loro sin da subito, il rapporto non è stato semplice.

Da quello che ha raccontato la sorella di Giulia agli agenti, è proprio che tra i due c’erano molti litigi poiché l’uomo la lasciava sempre sola in casa ed anche la notte, non rientrava.

Dal momento in cui le forze dell’ordine lo hanno arrestato, Alessandro Impagnatiello si trova nella casa circondariale di San Vittore. L’unica cosa che ha chiesto è proprio quella di poter incontrare il figlio.

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Tuttavia, da un’intervista dello psichiatra Paolo Crepet con il quotidiano La Stampa, farglielo vedere sarebbe un grave errore. Ha spiegato che potrebbe essere una strategia, concordata proprio insieme ai suoi legali.

Le parole di Crepet sulla richiesta di Alessandro Impagnatiello

Quel bambino che ha già l’età per capire un ragionamento, va innanzitutto tutelato. E lo si può tutelare raccontandogli tutta, dico tutta, la verità.

Ovvero che suo padre ha messo fine alla vita della sua compagna ed a quella del fratellino, perché di questo si tratta. Con tutta probabilità perché si tratta di una strategia, magari concordata con i suoi legali.

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Inoltre, dato che questo soggetto ha trascorso la vita a manipolare qualsiasi cosa. Potrebbe anche pensare che chiede di incontrare il figlio sia una mossa che gli restituisce un’immagine seppur residua di umanità.

Alessandro Impagnatiello ora si trova in arresto e dal momento in cui per lui si sono aperte le porte della casa circondariale, non ha più detto nulla su Giulia. Si trova in isolamento e per lui si teme l’aggressione da parte di altri detenuti. Infatti è controllato a vista.