Malek, la bimba scomparsa mercoledì da Dunkerque, ritrovata a Genova
La piccola Malek è stata ritrovata a Genova in buone condizioni: con lei il papà accusato dell'omicidio della sua compagna 29enne
È stata fortunatamente ritrovata la piccola Malek, la bimba di 8 anni che dalla giornata di mercoledì risultava scomparsa, insieme a suo padre Jamel, un tunisino di 40 anni. Quest’ultimo è anche il principale sospettato per il femminicidio della sua compagna, una donna di 29 anni trovata priva di vita nella casa di Dunkerque, nel nord della Francia, in cui i due vivevano.
Un’ennesima tragedia familiare si è verificata nel nord della Francia, a Dunkerque, coinvolgendo in un certo senso anche l’Italia, in particolare la città di Genova.
Tutto è iniziato nella giornata di mercoledì 7 giugno, quando le autorità francesi sono intervenute in un appartamento della cittadina di Dunkerque ed hanno rinvenuto il corpo senza vita di una donna di nazionalità tunisina di 29 anni.
Il corpo della vittima presentava evidenti segni di violenza, ematomi e tracce di strangolamento. Allo stesso tempo, veniva registrata la sparizione del suo compagno, il 40enne connazionale Jamel Younes, e la piccola Malek, di 8 anni, figlia di quest’ultimo.
Le forze dell’ordine transalpine hanno subito diffuso le generalità dell’uomo e della bimba, coinvolgendo nelle ricerche le autorità anche dei paesi confinanti, come l’Italia appunto.
Ieri, nella tragicità della situazione, almeno una svolta positiva. La piccola è stata trovata dalle autorità italiane nei pressi del porto turistico di Genova. La bimba era insieme a suo padre e i due si stavano imbarcando verso la Tunisia.
La piccola era in buone condizioni fortunatamente e l’uomo, fermato, è ora nelle mani delle autorità.
I precedenti del papà di Malek
Ancora nessuna fonte ufficiale ha confermato che Jamel Younes sia il responsabile della morte della sua compagna, anche se, come detto, è lui il principale sospettato.
Questo anche perché in passato l’uomo era stato denunciato dalla donna per diversi episodi di violenza domestica. L’ultimo intervento delle forze dell’ordine era stato proprio martedì, poche ore prima che la 29enne venisse strappata alla vita.
Anche i vicini di casa, interrogati dagli agenti e intervistati dai media, han no confermato che Jamel Younes era tutt’altro che gentile, sempre aggressivo, soprattutto con la sua compagna, che spesso aveva aggredito verbalmente e fisicamente. Seguiranno aggiornamenti su questa tragica vicenda.