La delusione dei genitori di Alice Scagni: “Tenuti fuori dall’aula”

I genitori di Alice Scagni non hanno potuto ascoltare le testimonianze dei poliziotti accusati di non essere intervenuti

Si è tenuta la prima udienza sul caso di Alice Scagni, la giovane mamma morta per mano del fratello Alberto Scagni il 1 maggio del 2022.

Alice Scagni audio telefonata

I genitori non hanno potuto partecipare all’udienza e non hanno potuto ascoltare la testimonianza dei poliziotti. Antonella Zarri e Graziano Scagni hanno rilasciato una dichiarazione a Fanpage.it, per esprimere la loro delusione. Avrebbero voluto ascoltare le parole di coloro che “hanno tenuto in mano la vita dei nostri figli”.

Sono stati gli ultimi ascoltati, hanno dovuto attendere fuori dall’aula del Tribunale.

Non abbiamo potuto assistere all’udienza. Siamo gli ultimi testimoni sentiti, quindi tutte le altre audizioni ci sono precluse. Per capire cosa hanno detto i testimoni di oggi, ho dovuto leggere avidamente i giornali, anche se le sfumature cambiano. Avrei avuto la necessità umana di sentire le parole delle persone chiamate oggi in aula, sono quelle che hanno avuto tra le mani la vita e la morte dei miei due figli.

Alice Scagni audio telefonata

Queste le parole di Antonella Zarri, che insieme al marito, dal giorno del delitto, punta il dito contro le autorità. Hanno più volte chiamato e chiesto aiuto per il comportamento di Alberto Scagni e lo avevano fatto anche lo stesso giorno del delitto. Ma nessuno ha fatto nulla, nessuno ha mosso un dito per fermarlo, nonostante il padre abbia parlato agli agenti delle minacce nei suoi confronti e in quelli della sorella.

Alice Scagni audio telefonata

Alberto si è recato sotto casa di Alice Scagni ed ha messo fine alla sua vita, lasciando due genitori senza una figlia, un marito senza una moglie e un bambino senza la sua mamma.

Andiamo avanti ed incameriamo il dolore. Non so fino a che punto sarà possibile. La vittima e il carnefice sono entrambi nostri figli, ma la legge non sembra contemplarlo. Siamo i genitori di entrambi, ma veniamo trattati come la mamma e il papà di uno o dell’altro a seconda delle comodità.