Silvio Berlusconi è morto: cosa è successo negli ultimi giorni del ricovero in ospedale
L'ex Premier si è spento all'età di 86 anni presso l'ospedale San Raffaele di Milano
L’Italia si ferma. Nella tarda mattinata di oggi è arrivata la notizia della morte di Silvio Berlusconi. L’ex Premier si è spento all’età di 86 anni al San Raffaele di Milano a causa di una lunga malattia che da tempo ormai lo aveva colpito. Nel corso delle ultime ore una grande preoccupazione era insorta nei confronti del Presidente, le cui condizioni di salute si sono aggravate.
Questa mattina, intorno alle ore 9:30, Paolo e Marina Berlusconi si sono recati presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato l’ex Premier. I due sono stati poi raggiunti dalla quartogenita del Presidente, Eleonora. Ricordiamo che Silvio Berlusconi era ricoverato in degenza ordinaria presso l’Ospedale San Raffaele per alcuni controlli fatti dopo l’anomalia di alcuni valori riscontrata negli ultimi esami.
Queste le parole del bollettino rilasciato da Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri qualche giorno fa:
Il Presidente Silvio Berlusconi è attualmente ricoverato all’Ospedale San Raffaele per l’esecuzione di accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica, risponde a criteri clinici di normale pratica in medicina e non è correlata ad alcuna criticità né allarme.
Questo, invece, le parole del bollettino rilasciato dopo il ricovero dell’ex premier lo scorso 5 aprile:
Il presidente Silvio Berlusconi è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un’infezione polmonare. L’evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta.
Silvio Berlusconi: qual è la malattia di cui soffriva il cavaliere
La malattia che ha colpito Silvio Berlusconi, la leucemia mielomonocitica, è la più frequente delle sindromi mielodisplastico-mieloproliferative. Nel dettaglio, si tratta di una patologia caratterizzata da un vertiginoso aumenti dei globuli bianchi.
Questo è quanto si legge sul sito dell’AIL (Associazione italiana contro le leucemie linfomi e mieloma):
Compare solitamente in età avanzata e che può presentarsi in una forma displastica, in cui prevalgono anemia e neutropenia, oppure in una forma proliferativa, con un numero elevato di globuli bianchi. Il trapianto di cellule staminali Il trapianto allogenico di cellule staminali è l’unico trattamento con potenzialità curative, ma in molti casi, in considerazione dell’elevata età della maggioranza dei pazienti, è di difficile attuazione. Viene comunque raccomandato nei casi ad alto rischio.