Dopo il padre, anche la madre di Kataleya Alvarez ha cercato di togliersi la vita: dove e quali sono le condizioni
Firenze, scomparsa della piccola Kataleya Alvarez, la madre ricoverata in ospedale ha tentato di togliersi la vita
Sono giorni di grande angoscia e disperazione quelli che purtroppo stanno vivendo i familiari della piccola Kataleya Alvarez, la bimba di soli 5 anni scomparsa da sabato 10 giugno. Purtroppo di lei non si hanno più notizie e gli agenti hanno deciso di interrompere le ricerche.
Il padre che si trova in arresto nella casa circondariale di Sollicciano, quando ha saputo della straziante notizie, ha provato a togliersi la vita. Prima ha ingerito del detersivo e poi, ha provato ad usare un cavo in ospedale.
I medici hanno deciso di trasferirlo di nuovo nella casa circondariale, ma ora si trova controllato a vista, poiché c’è il rischio che possa tentare un’altra volta un gesto estremo.
Anche la madre della piccola Kataleya nella serata di lunedì 12 giugno, ha provato a farla finita. La donna di soli 25 anni, sembra che abbia ingerito una piccola quantità di candeggina. Per questo i presenti hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza all’hotel Astor.
Nonostante la disperazione dietro questo gesto, le sue condizioni non risultano essere gravi. I medici hanno deciso di tenerla ora sotto osservazione all’ospedale, ma non risulta essere in pericolo di vita.
Le indagini per la scomparsa di Kataleya Alvarez
Della piccola Kata non si hanno notizie dal pomeriggio di sabato 11 giugno. La madre l’ha lasciata ad uno zio, ma pochi minuti prima del suo rientro in casa, la bambina è scomparsa nel nulla.
Le ricerche sono partite tempestivamente. Gli agenti hanno fatto un controllo di una telecamera della zona ed è proprio da questo immagini, che hanno visto la bimba uscire e rientrare subito dopo in quella struttura occupata abusivamente da diverse famiglie.
Di conseguenza, gli agenti hanno perlustrato diverse volte questo stabile, ma della piccola non vi erano tracce. Nella giornata di ieri, le forze dell’ordine hanno fatto una perlustrazione in uno stabile abbandonato, che si trova vicino al palazzo occupato.
Visto come si sta mettendo le situazione e le cattive notizie arrivate su questa vicenda, gli inquirenti hanno deciso di aprire un secondo fascicolo d’indagine. In un primo momento era per il reato di abbandono di minore, ma ora lo hanno cambiato in sequestro di persona. Ora saranno solo le ulteriori indagini a dare delle risposte su cosa è accaduto alla piccola.