Lavinia, investita all’asilo: chiesta la messa in prova per la maestra. Lo sconcerto della mamma
Il legale della maestra ha chiesto la messa in prova in carcere o in un istituto per disabili: le parole della mamma di Lavinia
Quanto accaduto alla piccola Lavinia è ancora nel cuore dell’intera Italia. Investita a 16 mesi mentre si trovava all’asilo, sfuggita al controllo dell’insegnante e travolta dalla madre di un compagnetto.
Da quel momento, Lavinia vive in uno stato vegetativo, la sua vita è cambiata per sempre, così come quella dei suoi genitori. Poche ore fa, è arrivata la notizia che la difesa della maestra, accusata di gravissime lesioni, ha richiesto la messa in prova in prigione o in una struttura per pazienti disabili. Se la richiesta verrà accolta, la donna svolgerà lavori socialmente utili e volontariato.
Quel giorno, che nessuno dimenticherà mai, Lavinia è riuscita ad arrivare nel cortile dell’asilo, senza che nessuno se ne rendesse conto. Una mamma arrivata per riprendere il figlio, non si è resa conto di quel piccolo fagotto e l’ha investita. La maestra è stata accusata di mancata sorveglianza di minore sia per quanto accaduto alla bimba di 16 mesi, sia per aver lasciato poi da soli gli altri bambini per accompagnare la piccola in ospedale.
Dopo la richiesta della difesa, l’udienza è stata rimandata al prossimo 11 settembre. La mamma di Lavinia ha espresso la sua delusione, soprattutto dopo aver ricevuto l’offerta di risarcimento di un euro. Perché la vita di sua figlia vale molto di più.
Le parole della mamma della piccola Lavinia dopo la richiesta della messa in prova
La messa in prova presuppone un’ammissione delle proprie responsabilità ed una presa di coscienza di quanto fatto. Dato, finora, l’atteggiamento della maestra, l’assenza di scuse o anche solo di dispiacere quanto avvenuto, per evidenti omissioni di chi la custodiva, a nostra figlia, per non parlare dell’offerta di un euro, non si è mai visto nulla di tutto ciò. È una richiesta che appare funzionale solo ad estinguere il reato.
La mamma di Lavinia ha poi definito comico il fatto che una maestra accusata di omissione del suo stesso lavoro, pretenda di insegnare ai detenuti.
Diversi mesi fa, il legale della famiglia aveva rilasciato alcune dichiarazioni dopo la proposta del risarcimento di un euro. Proposta che hanno rifiutato e che ha suscitato vero stupore. Lavinia ha bisogno di molte cure per poter vivere la sua vita, che di normale non ha più nulla.
Bisognerà attendere settembre per la prossima udienza e per la decisione del giudice sulla richiesta della messa in prova.