Kata scomparsa, il video della lite all’ex hotel Astor ed il nuovo appello della madre
Spunta un video di una lite avvenuta all'hotel Astor, poco tempo prima della scomparsa di Kata ed il nuovo appello di sua madre
Nella serata di ieri, mercoledì 21 giugno, il programma Chi l’ha Visto? si è occupato nuovamente del caso della piccola Kata. La madre Katherina Alvarez ha fatto un nuovo appello alle persone che hanno portato via la sua bambina e che non si trova da sabato 10 giugno.
Sono emersi dettagli davvero importanti nel corso del programma. In un video già pubblicato da il quotidiano Il Tirreno, si vede una lite tra famiglie di peruviani, per occupare una stanza.
C’è un uomo che regge la porta con un piede e ad un certo punto tra le urla delle persone, si sente anche una bambina dire: “Basta, basta!”
L’inviata durante la diretta della trasmissione e mentre la comunità si trovava nelle strade di Firenze per il solito corteo, si è avvicinata alla madre. Le ha chiesto proprio su quella bambina era la piccola scomparsa. Lei ha risposto:
Sì, quella era nostra figlia. Quello che è successo però è avvenuto molto tempo prima.
La donna inoltre, ha voluto fare un nuovo appello alla giornalista e nella sua straziante intervista, ha scelto di non parlare di ciò che accadeva all’interno dell’hotel. Sia lei che il marito hanno raccontato tutto alla Procura, dopo che li hanno ascoltati diverse volte.
Il nuovo appello della madre della piccola Kata
Non so chi può aver fatto del male a nostra figlia, noi non abbiamo mai fatto nulla di male. Sono distrutta. Se qualcuno sa o ha visto qualcosa ed ha paura di parlare, può chiamare me o i miei familiari direttamente. Vi prego, aiutatemi.
Le forze dell’ordine nella stessa giornata di ieri, hanno organizzato un incontro con tutti gli investigatori. Lo scopo è proprio quello di fare il punto delle indagini e capire come proseguire.
La nuova pista presa in considerazione dagli agenti, è proprio quella che porta all’estero. Da tutti i sopralluoghi all’ex hotel Astor la bimba non risulta esserci e per la famiglia è una buona notizia, poiché hanno ancora la speranza di trovarla viva.