Incidente di Casal Palocco, disposto l’arresto per il ragazzo alla guida della Lamborghini
Incidente di Casal Palocco, disposti gli arresti domiciliari per Matteo Di Pietro il 20enne alla guida della Lamborghini
Dopo quasi 10 giorni dall’incidente di Casal Palocco, in cui purtroppo un bimbo di 5 anni ha perso la vita, il Giudice ha disposto l’arresto per Matteo Di Pietro. Il ragazzo di 20 anni, era alla guida della Lamborghini e con lui c’era anche altri 4 amici, la loro posizione è al vaglio delle forze dell’ordine.
Una svolta importante è quella arrivata in queste ultime ore su questo sinistro così grave, che ha portato a conseguenze davvero strazianti. Purtroppo il piccolo Manuel è deceduto dopo l’arrivo in ospedale.
Matteo Di Pietro dai controlli successivi al sinistro, è risultato positivo ai cannabinoidi. Gli inquirenti però vogliono capire se abbia assunto queste sostanze, prima di mettersi alla guida o nei giorni precedenti.
Il Giudice nella giornata di venerdì 23 giugno, ha disposto per lui gli arresti domiciliari. Risulta essere indagato per il reato di delitto stradale ed anche lesioni.
In un primo momento si era diffusa anche la voce che i cinque ragazzi coinvolti nel grave scontro, erano fuggiti all’estero. Tuttavia, uno dei loro legali ha smentito subito questa voce ed ha affermato che in realtà erano tutti a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Incidente di Casal Palocco, come si sono svolti i fatti
Il grave sinistro è avvenuto intorno alle 15.45 di mercoledì 14 giugno. La madre era a bordo della Smart e dopo aver ripreso i figli dall’asilo, stava tornado a casa. Il piccolo Manuel aveva appena finito la festa di fine anno.
La dinamica è ancora al vaglio delle forze dell’ordine. Matteo Di Pietro il fondatore del gruppo di Youtuber, chiamato “The Borderline” era alla guida della Lamborghini ed era con altri 4 amici.
Stavano filmando ogni momento di quell’avventura, visto che poi avrebbero dovuto pubblicare il video sui social. Il legale difensore dell’automobilista ha detto che andava ad una velocità di circa 60 km orari. Tuttavia, per gli inquirenti in realtà andava a circa 110 km orari.
Da un nuovo dettaglio venuto fuori, è emerso anche i che i ragazzi di circa 20 anni, dopo l’incidente non hanno chiamato i soccorsi. La madre di famiglia era incastrata tra le lamiere del suo veicolo ed urlava per chiedere aiuto, ma nessuno di loro ha telefonato al 118.