Roberto Vecchioni commuove tutti: “A 80 anni ho capito che Dio esiste, sento dentro di me il figlio che ho perso”
Roberto Vecchioni parla dei momenti belli e brutti che hanno segnato la sua vita: la morte del figlio, l'amore per la moglie e per Dio
Ha compiuto 80 anni, Roberto Vecchioni ha ripercorso la sua vita e i momenti che più l’hanno segnata, attraverso un’intervista con il Corriere della Sera.
Lo scorso aprile, Roberto Vecchioni ha perso il figlio Arrigo, aveva solo 36 anni. Per la prima volta, il suo papà ha parlato di quel dolore che si porta dentro e di quanto sia stato difficile.
Lo sento dentro fortissimo mio figlio, lo sento intensamente. Arrigo, me lo rivedo dentro continuamente. È stata una cesura tra un vita e l’altra, lo è stato ancora di più per mia moglie. Non l’ho presa come un’ingiustizia. Forse dalla felicità non si impara un c***o. Si impara solo soffrendo, sperando di tornare alla felicità. È stato il crollo del mondo, dell’universo, ma non di certezze e ideali.
Il vuoto di quel figlio lo accompagnerà fino all’ultimo giorno, ma Roberto Vecchioni continua a farlo vivere dentro si se, a sentirlo forte e sempre presente.
Arrigo ha combattuto per tanto tempo contro una brutta malattia e si è spento per sempre a soli 36 anni. Era stato proprio il suo papà a dare la triste notizia lo scorso aprile. Aveva chiesto silenzio e rispetto, dopo tanto dolore suo figlio aveva trovato la pace.
L’affetto che Vecchioni ha ricevuto è stato incredibile. Un abbraccio d’amore da parte dell’intera Italia.
I momenti più belli della vita di Roberto Vecchioni
Il cantautore ha poi parlato dei momenti più belli che hanno segnato la sua esistenza. Al primo posto c’è l’immenso amore per sua moglie.
Ha riempito la mia vita fino ad oggi. Chiamerei quel ragazzo di 37 anni e gli direi: ‘Guarda quella ragazza, falla volare parlare. Lei ti cambierà la vita’.
Al secondo posto, la scoperta della possibilità che Dio esista. Vecchioni ha raccontato che il secondo momento più importante della vita, è stato quando ha capito che Dio esiste.
Non l’avevo capito né quando ero sulle barricate all’università, né dopo, per tutto il tempo che ho vissuto. Non vedevo.