Scomparsa della piccola Kata, il padre ha rivelato di aver ricevuto una strana telefonata

Scomparsa della piccola Kata, il padre ha rivelato agli inquirenti che ha ricevuto una strana telefonata dal Perù

Ci sono ancora tante cose da chiarire sulla scomparsa improvvisa della piccola Kata. La bimba di soli 5 anni, di cui non si hanno più notizie dal primo pomeriggio di sabato 10 giugno, mentre era nell’hotel Astor, abbandonato ed occupato abusivamente.

telefonata kata

I genitori sono ben due volte che si recano in Procura per poter aiutare gli inquirenti nelle indagini. Questo perché sperano di poter riabbracciare la loro bambina il prima possibile.

La madre di Kata ha raccontato nella sua denuncia, che la mattina di sabato 10 giugno, era uscita per andare a lavoro. Aveva affidato entrambi i suoi figli ad uno zio, ma prima di fare la triste scoperta è andata a fare la spesa e poi la doccia.

Tuttavia, quando ha iniziato a cercare i bambini, forse per salutarli, ha scoperto che la bambina non era più all’interno della struttura. Ovviamente, prima di denunciare la scomparsa, ha atteso diverse ore.

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Da quel giorno gli agenti hanno fatto diversi sopralluoghi in quell’hotel. Hanno chiesto anche l’intervento di forze speciali, ma della piccola non hanno trovato tracce che potessero aiutare nelle ricerche.

La rivelazione del papà di Kata

Il padre di Kata dopo la scarcerazione, ha cercato di aiutare gli agenti. In questi ultimi giorni da ciò che riporta il quotidiano La Repubblica, ha ricevuto una strana ed insolita telefonata.

L’uomo agli inquirenti ha detto di aver ricevuto una chiamata dal Perù, in cui gli hanno detto che il rapimento è avvenuto per un errore di persona. Le forze dell’ordine ora però stanno indagando, per capire se è vero o se è l’ennesima scusa per sviare le indagini.

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Sono già diverse le segnalazioni ricevute dagli inquirenti, che poi si sono rivelate essere false.

Per la Procura che si sta occupando del caso, l’ipotesi più plausibile è proprio quella di un rapimento per ritorsione. Questo perché la famiglia vive in un hotel abbandonato ed occupato abusivamente, in cui vige un clima di liti e violenza. Sono ben tre i racket che gestiscono gli affitti delle stanze e in uno di questi, ne fanno parte i genitori della bambina.