Annika Deidda, precipita e perde la vita a 21 anni: la famiglia vuole chiarezza

La famiglia di Annika Deidda non crede all'ipotesi dell'incidente e chiede che venga fatta luce sulla verità: il racconto del padre

Quanto accaduto ad Annika Deidda non convince la sua famiglia, che chiede che venga fatta luce sulla vicenda. La 21enne di origini sarde, ma residente a Milano, si era recata in Svizzera per una vacanza di tre giorni, insieme ad un ragazzo 24enne che frequentava da poco.

morta a 21 anni Annika Deidda

I due hanno fatto visita, come da programma, alla cascata di Santa Petronilla di Biasca. Poco dopo, è accaduta la tragedia. Annika Deidda è precipitata ed ha perso la vita. Per le autorità svizzere, che hanno indagato sulla dinamica, si sarebbe trattato solo di un incidente imprevedibile. Nessun gesto estremo e nessun delitto. Ma la famiglia non crede che sia la verità. Il padre ha rilasciato alcune dichiarazioni a CastedduOnline, raccontando che la figlia aveva confessato di voler lasciare il fidanzato solo pochi giorni prima del viaggio e che ultimamente era cambiata.

morta a 21 anni Annika Deidda

L’uomo crede che venisse drogata contro la sua volontà e che fosse entrata in qualche strano giro di persone ricche. Queste andavano a prenderla a casa con limousine o macchine costose. L’ex moglie, infatti, già da aprile aveva deciso di farla seguire da un investigatore privato.

Annika Deidda era sempre stata una ragazza studiosa e brava, viveva con quel ragazzo e gli pagava l’affitto. Era cattolica e una persona molto riservata, ma negli ultimi tempi era cambiata. Il suo papà si era accorto di quanto fosse dimagrita e che qualcosa non andava.

Il papà di Annika Deidda chiede ulteriori indagini

Oggi non crede al tragico incidente e si è rivolto alla Procura, chiedendo che venga fatta luce sulla vicenda.

morta a 21 anni Annika Deidda

Aveva deciso di lasciare il ragazzo, ma lui l’avrebbe poi invitata a visitare la cascata che sembra conoscesse abbastanza bene, a differenza di Annika. Temo che fosse finita in un giro di persone molto ricche, che andavano a prenderla in limousine e altre auto costose, accompagnandola in alberghi di lusso.