Tragedia di Voghera, la regola della famiglia per paura che accadesse qualcosa di brutto ad Elisa Roveda
La regola della famiglia di Elisa Roveda da quando le sue condizioni erano peggiorate: non la lasciavano mai sola
Emergono nuovi importanti dettagli sul grave episodio che è avvenuto lo scorso venerdì 14 luglio, nel comune di Voghera. Elisa Roveda ha messo fine alla vita di suo figlio, chiamato Luca, che alla fine di questo mese avrebbe dovuto compiere un anno.
Tutti sono sconvolti ed addolorati per questa perdita così grave e straziante. Ora sarà solo l’autopsia a dare ulteriori risposte, ma la cosa certa è proprio che i parenti del piccolo chiedono riservatezza e rispetto per questa perdita.
Era la mattina del 14 luglio. Elisa era rimasta sola nella sua abitazione in via Mezzena, a Voghera, comune che si trova nella provincia di Pavia. Il marito di solito per uscire aspettava l’arrivo della suocera.
Tuttavia, quella mattina l’uomo ha ricevuto una telefonata per una consegna urgente. Ha sentito la signora, che gli ha detto che sarebbe arrivata a breve, ma poco dopo è emersa una straziante verità.
La nonna arrivata in casa, ha trovato il piccolo Luca esanime nel letto e la mamma vicino a lui, immobile e sotto shock. Con la speranza di poterlo salvare, ha chiesto l’intervento dei sanitari, ma per il bimbo era ormai troppo tardi.
Elisa Roveda quando ha visto i Carabinieri entrare in casa, ha confessato il delitto. Però da quel giorno si trova ricoverata nell’ospedale San Matteo, nel reparto di Psichiatria, è piantonata dai medici e da sua madre, per paura che commetta un gesto estremo.
La regola della famiglia di Elisa Roveda
Elisa Roveda ed il marito Maurizio Baiardi cercavano di avere un figlio da 5 lunghi anni. Con la nascita del piccolo Luca però, le condizioni della madre erano peggiorate. Dal racconto del padre aveva paura di fare tutto, come stare sola o guidare.
Per questo motivo, tutti erano spaventati che potesse compiere qualche gesto estremo nei suoi confronti. Infatti avevano una regola ben precisa ed è quella di: “Uno di noi deve stare sempre con Elisa. Sempre!”
Quella mattina però, sono bastati circa 60 minuti per compiere il dramma. Il marito sconvolto da questa perdita, non avrebbe mai immaginato che moglie potesse far del male al suo bambino, ma era convinto potesse farlo solo su sé stessa.