La sorella di Alessandra Matteuzzi ha avuto un malore in aula: “Sento ancora le sue grida”
Durante la seconda udienza, la sorella di Alessandra Matteuzzi è stata colpita da un malore, mentre ricordava i suoi ultimi istanti di vita
Non sembra nemmeno più lui dalle foto che circolano sul web. Ieri, si è svolta la seconda udienza contro Giovanni Padovani, l’ex calciatore 27enne che ha messo fine alla vita della sua ex Alessandra Matteuzzi. Si è presentato sotto casa sua, dopo che la donna lo aveva lasciato e denunciato, si è accanito su di lei a mani nude, poi con un martello e alla fine con una panchina in ferro battuto che si trovava sotto il palazzo.
Giovanni Padovani è accusato di delitto aggravato da stalking, premeditazione, futili motivi e legame affettivo. È arrivato in aula scortato dagli agenti, con una barba incolta e gli occhi bassi.
In Tribunale era presente anche la sorella di Alessandra Matteuzzi, che nel momento del delitto, era al telefono con lei. Ha sentito le sue grida, che non potrà mai dimenticare. Stefania sapeva che Padovani la perseguitava e le faceva continui dispetti, sapeva della denuncia e le aveva perfino chiesto di rimanere a casa con lei. Ma quel giorno, la vittima era certa che l’uomo si trovasse con la squadra di calcio e doveva tornare a casa per dare da mangiare al cane. Così la sorella è rimasta al telefono con lei, diventando la testimone di quell’incubo che le ha stravolto la vita.
Stefania, ricordando quei momenti in aula, è stata colpita da un malore:
Penso a mia sorella, a quello che le ha fatto. Sento ancora le sue urla. Ero al telefono con lei mentre lui la colpiva. Poi penso alla mia mamma, devo essere forte per loro, soprattutto per mia sorella. Siamo tutti uniti per chiedere giustizia, perché lei deve avere tutta la giustizia possibile. Se non ce l’avrà lei, allora vuol dire che non c’è giustizia.
Il delitto di Alessandra Matteuzzi
Aveva conosciuto Giovanni Padovani sui social, avevano iniziato una relazione e tutto sembrava andare per il verso giusto. Poi, quel calciatore 27enne ha iniziato a diventare ossessivo, geloso, troppo. Controllava Alessandra Matteuzzi ogni istante della sua vita, aveva messo delle telecamere nella sua abitazione, era riuscito ad entrare in tutti i suoi account e pretendeva una viodeochiamata ogni 10 minuti, così da sapere sempre dove fosse e con chi.
Un rapporto morboso, che la donna ha deciso di interrompere. Ma da quel momento tutto è peggiorato. Padovani si presentava senza avvisare sotto casa di Alessandra. Chiudeva i contatori, per costringerla a scendere a parlare. Chiamava tutti coloro che la conoscevano, compresi i familiari. Le ha tagliato le gomme e messo lo zucchero nel serbatoio dell’auto. Tutte azioni che hanno portato al donna a denunciarlo e vivere nella paura. A un mese dalla denuncia, quando ancora le indagini non erano partite, la vita di Alessandra si è interrotta per sempre.