Canone Rai finirà nella bolletta del cellulare?
Allo studio del governo possibili soluzioni al pagamento del canone Rai per il prossimo anno. E spunta l'idea delle utenze telefoniche.
Si avvicina la fine dell’anno e con l’inizio del 2024 torna anche una delle tasse più odiate dagli italiani: il canone Rai. Fino ad oggi il canone è stato inserito direttamente nella bolletta dell’energia elettrica, ma dopo l’avvertimento dell’Unione Europea, a partire dal prossimo anno non potrà più essere collegata ai consumi elettrici.
Quindi il governo è allo studio di una possibile soluzione al problema. Far tornare il canone tassa a parte non viene visto di buon occhio alla luce dell’enorme evasione che c’è per questa tassa. Incorporarla nella bolletta elettrica ha permesso di recuperare tantissime entrate e di conseguenza il canone si è abbassato, dai precedenti 113 si è arrivato alla soglia dei 90.
Per questo motivo si sta studiando qualche possibile soluzione ed ecco spuntare le utenze telefoniche. Ebbene si, le utenze dei nostri cellulari potrebbero essere la soluzione ideale per il pagamento del canone rai in modo automatico.
Ne ha parlato anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “Quest’anno io mi sono preso la responsabilità enorme, e ho preso un sacco di critiche chiaramente da tutti, perché siamo arrivati ed è rimasto in bolletta, se no saltava tutto, ma diventa chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento” – ha detto.
“In un’ottica di breve periodo l’ipotesi potrebbe essere scorporare dal pagamento del canone una quota relativa agli investimenti sostenuti dalla Rai, a sostegno per esempio della capacità trasmissiva”. Stiamo parlando di “circa 300 milioni annui che verrebbero posti a carico della fiscalità generale, riducendo il canone di abbonamento” – ha spiegato.
Utilizzare le utenze telefoniche potrebbe essere una buona soluzione per risolvere il problema. “Qualora il presupposto impositivo dovesse essere il possesso di una utenza telefonica comporterebbe di ridurre il canone pro capite. Basti pensare che oggi il canone risulta pagato da 21 milioni di utenti e le utenze telefoniche attive sono circa 107 milioni” – ha lasciato intendere Giorgetti.