Omicidio di Sofia Castelli, l’udienza di convalida dell’arresto dell’ex fidanzato
L'udienza di convalida dell'arresto dell'ex fidanzato di Sofia Castelli, 20enne uccisa nel sonno dal ragazzo che frequentava da due anni
Si è tenuta nella mattina di ieri, martedì 1 agosto l’udienza di convalida del fermo dell’ex fidanzato di Sofia Castelli, la 20enne che ha perso la vita all’alba di sabato. Il ragazzo di 23 anni si trova in arresto da quel giorno, dopo aver confessato il delitto.
Tutta comunità di Cologno Monzese, ha deciso di mostrare vicinanza ed affetto ai suoi cari, vista la grave perdita subita. Hanno anche voluto organizzare una fiaccolata in ricordo della ragazza.
L’udienza di convalida dell’arresto di Zakaria Atquaoui si è tenuta nella mattina di martedì 1 agosto, nella casa circondariale in cui si trova. Era assistito dal suo legale Marie Louise Mozzarini.
Per il momento ciò che ha detto davanti al Gip Elena Sechi è ancora ignoto, ma lui sin da subito, ha confessato il delitto, consegnandosi ad una caserma della Polizia Locale, con i vestiti ancora sporchi. Il suo legale al termine dell’interrogatorio in una breve intervista con Ansa, ha dichiarato: “Non posso dire nulla, la vicenda è molto delicata!”
Ora si attende solo la convalida del suo arresto, visto ciò che è successo e molto probabilmente il pm che si sta occupando delle indagini, aggiungerà anche l’aggravante della premeditazione.
Il delitto di Sofia Castelli: aveva 20 anni
Sofia ha perso la vita nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 luglio, nella sua abitazione a Cologno Monzese, a Milano. Era appena rientrata da una serata in discoteca con due sue amiche ed una di loro, era rimasta a dormire da lei.
I suoi genitori con il fratellino, erano in Sardegna per una vacanza. Per questo era sola. Da circa 2 settimane si era lasciata con il suo ragazzo Zakaria Atqaoui. Erano stati insieme per circa 2 anni e quando i genitori di lui si sono trasferiti all’estero, era andato a vivere con la famiglia della ragazza.
La loro ultima discussione venerdì a pranzo. Da ciò che è emerso, lui si era presentato nell’abitazione con la scusa di portarle qualcosa da mangiare. Poi, prima di andare via, le ha rubato un mazzo di chiavi.
Quella notte ha atteso il suo rientro in casa chiuso nell’armadio, per 6 ore. Era convinto che lei tornasse con un altro. Ha ascoltato la sua conversazione con l’amica e poi, dopo aver atteso che si addormentasse, l’ha colpita con diversi fendenti, dopo aver preso un coltello da bistecca in cucina.