Arrivati i primi risultati dell’autopsia sul corpo di Sofia Castelli: non si è difesa
Omicidio di Sofia Castelli, cosa è emerso dai primi risultati dell'autopsia eseguita sul corpo della 20enne
Non ha nemmeno avuto il tempo di difendersi Sofia Castelli, perché colpita dall’ex fidanzato perché stava dormendo. Uno di questi nella parte della gola, che in pochi secondi ha provocato il suo straziante decesso, senza che nessuno potesse fare più nulla.
Il medico legale ha eseguito questo esame nella giornata di giovedì 3 agosto, nell’obitorio della città di Milano. Il Corriere della Sera ha fatto delle reso note delle prime indiscrezioni di ciò che è emerso, anche se l’esame dovrà continuare nella giornata di oggi.
Ci sono ancora molti aspetti da chiarire per questo delitto così grave, che ha portato all’improvvisa scomparsa di una ragazza di soli 20 anni. L’ex fidanzato Zakaria Atquaoui, si trova in arresto dal giorno in cui ha confessato.
Sofia è deceduta per mano del ragazzo di 23 anni, perché probabilmente non accettava la fine della relazione. Erano poche settimane che si erano lasciati, ma lui non riusciva a lasciarla andare. La seguiva e le mandava molti messaggi.
La notte del 28 luglio, lei era uscita con delle amiche. Il suo ex però, con un mazzo di chiavi rubato, ha atteso il suo rientro a casa nascosto in un armadio. Ha ascoltato la sua conversazione con l’amica ed ha atteso che si addormentassero.
Poi è uscito e nella sua confessione, ha detto di esser tornato in cucina, per cambiare coltello e poi l’ha colpita con circa 2 o 3 fendenti.
I primi risultati dell’autopsia sul corpo di Sofia Castelli
Dalle prime indiscrezioni rese note, è emerso che l’autopsia confermerebbe la versione del 23enne. Sono ben 4 i fendenti che hanno provocato il decesso di Sofia.
Tuttavia, il medico non ha trovato segni compatibili con dei tentativi di difesa. Per questo è probabile che la 20enne non si è resa conto di nulla e non si è riuscita a svegliare in tempo per fuggire.
Il Gip vista la confessione del ragazzo e tutte le prove raccolte ha disposto la sua permanenza nella casa circondariale. Saranno solo le altre indagini a dare delle conferme su cosa è successo.