Lorenzo Bastelli, scomparso a 14 anni per un sarcoma: la sua poesia d’addio
Le sue parole per salutare tutte le persone che gli hanno voluto bene
L’addio di Lorenzo Bastelli a questo mondo ha commosso tutti quanti. Il ragazzino di 14 anni aveva ricevuto una diagnosi di sarcoma. Fino alla fine ha lottato, con il supporto della sua famiglia, dei compagni di scuola, degli amici più cari e di tutta una comunità che non lo ha mai lasciato da solo. La sua poesia d’addio ha commosso tutti quanti. Parole cariche di amore per una vita spezzata troppo presto.
Lorenzo Bastelli non poteva più vivere la sua vita, da quando i medici gli hanno diagnosticato un sarcoma. Era costretto a vivere in casa. Sua mamma, Francesca Ferri, decise di rivolgersi ai social per aiutare il figlio a superare questo momento.
La donna su Facebook aveva invitato gli utenti a inviare al figlio lettere, cartoline, disegni, per fargli compagnia negli ultimi giorni che gli restavano da vivere. Nella cassetta della posta della sua casa a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, era un viavai di postini con messaggi per lui.
Il ragazzino purtroppo non ce l’ha fatta e il 22 novembre 2022 il suo cuore si è fermato per sempre. Ai funerali è stata anche letta una poesia scritta in quei giorni di prigionia forzata a causa del sarcoma, dal titolo Rinascita.
Sabato 19 agosto una bella notizia: la sua poesia d’addio a questo mondo ha vinto il primo premio nel concorso internazionale di poesia «La bellezza rimane» di Santa Margherita Ligure (Genova). Queste le parole della mamma dopo aver ricevuto la notizia:
Grazie a chi è riuscito a leggere la profondità di quello che Lorenzo ha scritto con parole semplici ma eccezionalmente rappresentative di un percorso di effettiva rinascita che dà speranza anche oltre la morte.
La poesia d’addio di Lorenzo Bastelli, scomparso a 14 anni per un sarcoma
Rinascita
Io sono stato
fiammifero decapitato
I ricordi
torturavano il cuore
Le mani
convulse tra loro
lottavano
MA
Io sono
una farfalla
a fatica rinata
Respiro
finalmente
l’azzurro
Posso
dormire sereno
nella mia culla