Manuela, la mamma coraggio che ha scoperto di essere incinta dopo la diagnosi del tumore: non ha seguito il consiglio dei medici

I medici le hanno consigliato di abortire, ma Manuela ha deciso di rischiare la propria vita e di dare alla luce la sua piccola Cecilia

Una storia d’amore che arriva da Brindisi, quella tra una madre e la sua bambina. Manuela ha ricevuto in poco tempo due notizie che le hanno cambiato la vita. La prima, quella che nessuna persona al mondo vorrebbe mai sentire, un tumore. La seconda, quella che ogni donna vorrebbe ricevere, una gravidanza.

La storia di Manuela

Nonostante il consiglio dei medici, di pensare all’aborto, Manuela ha deciso di non interrompere la gravidanza, anche se sapeva bene cosa avrebbe voluto dire per la sua malattia. Ma quegli stessi dottori dell’ospedale San Martino, hanno rispettato la sua decisione e hanno cercato in ogni modo di salvare mamma e figlia.

Se la donna avesse deciso di rinunciare alla sua bambina, sicuramente curare quel mostro che aveva preso possesso del suo corpo, sarebbe stato più facile. Ma avrebbe voluto dire scegliere la propria vita davanti a quella di sua figlia.

La storia di Manuela

A raccontare la sua storia, è stato il chirurgo senologo che ha seguito il suo percorso:

Manuela era l’ottava settimana di gestazione. Abbiamo fatto una riunione multidisciplinare e le abbiamo suggerito di abortire, come prescritto dalle linee guide sanitarie, perché la carica ormonale della gravidanza rischiava di portare ad un aumento della dimensione del tumore e al formarsi di metastasi. E perché con la gestazione in corso, non si poteva pensare a terapie ormonali e tanto meno a chemio o a radio.

Ma Manuela non ha rinunciato a quella gravidanza e ciò ha portato i medici a dover escogitare un altro piano. Il senologo ha spiegato che in casi come quelli di questa donna, quando il nodulo è ancora piccolo, basta asportarlo e salvare il seno, per poi procedere con la radio entro 90 giorni. Una soluzione che però non può essere applicata in caso di gravidanza. Hanno così seguito il piano b, un intervento di mastectomia.

La storia di Manuela

Il più veloce possibile per non esporre a lungo la bambina agli anestetici e senza la ricostruzione, perché avrebbe implicato altri rischi.

Fortunatamente, le cose sono andate come sperato e la piccola Cecilia è nata nei primi giorni di agosto. Una bambina sana e felice, grazie alla sua mamma coraggio che davanti alla possibilità di perdere la vita, pur di dare la possibilità a lei di conoscere il mondo, non si è lasciata intimidire e ha mostrato a tutti che basta crederci, perché i miracoli esistono.