Convalidato l’arresto di Sacha Chang: le parole della mamma
La mamma di Sacha Chang non si spiega cosa sia potuto accadere: la donna non si costituirà parte civile e resterà al fianco del figlio
Ieri mattina si è tenuto l’interrogatorio di convalida dell’arresto di Sacha Chang, il 21enne accusato dell’omicidio del padre e dell’amico di famiglia, avvenuti entrambi nella mattinata di mercoledì scorso. La madre fa sapere di voler stare accanto al figlio e che non si costituirà parte civile. La donna non si spiga cosa sia potuto succedere.
Uno dei casi di cronaca che ha catturato maggiormente l’attenzione negli ultimi giorni è stato senza dubbio il duplice omicidio avvenuto mercoledì scorso a Montaldo di Mondovì, nel cuneese.
Sacha Chang, un 21enne olandese con gravi patologie psichiatriche, probabilmente al culmine di una lite, ha tolto la vita a suo padre e ad un amico di famiglia che li stava ospitando per qualche giorno di vacanza in Italia.
Le vittime si chiamavano Haring Chain Fa Chang, papà dell’assassino, di 65 anni, e Lambertus Ter Horst, anche lui olandese, aveva 60 anni ed era il proprietario di casa.
Dopo il folle gesto il giovane si è dato alla fuga nei boschi della val Corsaglia, per poi essere rintracciato e catturato dai Carabinieri dopo 40 ore.
Le parole della mamma di Sacha Chang
Nella mattinata di ieri, lunedì 21 agosto, il gip ha sottoposto il 21enne al consueto interrogatorio di convalida dell’arresto. Interrogatorio che sarebbe durato solo pochi minuti, dato che Chang si è avvalso subito della facoltà di non rispondere.
In Italia intanto è arrivata la madre del ragazzo, che già nei giorni scorsi aveva incontrato suo figlio e che era tornata ad Amsterdam per raccogliere la documentazione medica che certificherebbe i problemi psichiatrici del figlio.
Tramite il suo legale, l’avvocato Luca Borsarelli, ha fatto sapere di non riuscire a spiegarsi cosa sia potuto succedere. La sera prima aveva sentito il marito e tutto andava alla grande. Anche Sacha stava benissimo, ha detto.
La signora vorrebbe che suo figlio venisse trasferito nel carcere di Milano, così da stare più vicino all’aeroporto. In futuro, ha spiegato il legale, si vorrebbe cercare di ottenere l’estradizione in Olanda. Ma tutto è da vedere.
La sua intenzione, infatti, è quella di non lasciarlo solo e restare al suo fianco. La donna non si costituirà come parte civile.