I risultati dell’autopsia effettuata su Stephan, il bimbo di 8 anni morto alle Terme di Cretone
I risultati dell'autopsia effettuata sul corpo senza vita del piccolo Stephan hanno confermato il decesso per annegamento
I risultati dell’autopsia effettuata sul corpo del bambino di 8 anni che ha perso la vita in una delle piscine delle Terme di Cretone, hanno confermato il decesso per annegamento. Il piccolo Stephan è stato risucchiato dal tubo di scarico della vasca.
Le forze dell’ordine hanno iscritto quattro persone nel registro degli indagati, due responsabili della struttura e due bagnini. Tra questi ultimi, sembrerebbe che ci sia il ragazzo di 18 anni che avrebbe attivato il processo di pulizia della piscina, mentre gli ospiti erano ancora presenti all’interno delle terme di Cretone e uno dei primi a gettarsi in soccorso del minore.
Erano circa le 18:30, quando gli altoparlanti della struttura hanno invitato tutti i presenti ad uscire dall’acqua. La dinamica di quanto accaduto non è ancora chiara, gli investigatori vogliono capire se Stephan si trovasse ancora in piscina nel momento in cui è stato attivato il processo di pulizia oppure se sia entrato in un secondo momento. Il papà era a bordo vasca, quando la figlia minore, Mia di 5 anni, ha attirato la sua attenzione dicendogli che il fratello di 8 anni se ne era andato.
Stephan recuperato dopo 2 ore dai vigili del fuoco
Il genitore ha iniziato a cercarlo, ma in poco tempo si è reso conto che era sott’acqua. Si è tuffato per salvarlo, come hanno fatto anche altri bagnanti. Purtroppo il minore era incastrato nel tubo di scarico. Ogni tentativo di riportarlo a galla è stato inutile. Stephan è stato recuperato dopo due ore dai sommozzatori dei vigili del fuoco, che sono stati costretti a rompere il muro.
Sono diversi i punti che le autorità stanno cercando di chiarire. Perché la pompa è stata azionata quando gli ospiti erano ancora all’interno della struttura? Si tratta di una procedura prevista? Perché davanti al tubo di aspirazione, che ha inghiottito il bambino di 8 anni, non c’era una griglia di protezione? E perché, come testimoniato da un altro dei presenti, la struttura non aveva delle bombole di ossigeno per situazioni del genere?
La famiglia del piccolo Stephan non riesce ancora a capacitarsi di quanto accaduto, vogliono delle risposte e confidano nelle indagini delle forze dell’ordine.