Toto Cutugno e la causa della morte: era stato Albano a fargli scoprire la malattia

Era stato il suo amico Albano a consigliargli di farsi visitare e a fargli scoprire il tumore: Toto Cutugno si è spento per sempre

Nella giornata di ieri è arrivata una tristissima notizia, uno dei più grandi e celebri cantautori si è spento per sempre all’età di 80 anni. Toto Cutugno è scomparso intorno alle 16:00, mentre si trovava all’ospedale San Raffaele di Milano per un tumore alla prostata.

morte toto cutugno

La notizia è stata resa nota dal suo manager Danilo Mancuso, che ha parlato di una malattia contro la quale ha combattuto per lunghi anni e che alla fine lo ha portato ad un tragico peggioramento.

Aveva scoperto quel mostro grazie al suo grande amico Albano. Proprio lui aveva gli consigliato di farsi vedere da uno specialista. Toto Cutugno ne aveva parlato diverse volte durante le interviste.

Le metastasi del cancro arrivavano quasi ai reni. Se non mi facevo operare subito mi arrivavano ai reni ed ero finito. Sono un miracolato, quindi oggi me la godo la vita. Me la godo, la mia vita è un dono di Dio. Senza far del male a nessuno, non devi essere ipocrita. Io c’ho un carattere di m***a. Ma una bella anima.

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Mi hanno tolto il rene destro, non posso camminare tanto. E mi esibisco su uno sgabello, per tre ore in piedi non posso esibirmi. Albano è una delle persone più vere ed oneste che io abbia mai incontrato, ti dà l’amicizia.

Il pensiero di Albano dopo la notizia della scomparsa di Toto Cutugno

La notizia della scomparsa di Toto Cutugno ha gettato nello sconforto l’intero mondo della musica. Una delle figure che avrà per sempre un posto nel cuore degli italiani, si è spenta per sempre. Lo stesso Albano ha voluto ricordarlo un’ultima volta, raccontando del loro primo incontro avvenuto in Francia nel 1976 per una trasmissione tv. Lo considerava un grande musicista, una persona simpatica e divertente, con una faccia da burbero.

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Circa 15 anni fa mi chiamò, essendo io uno dei fondatori dell’ospedale San Raffaele di Milano, affinché gli segnalassi un professore per curare il suo male. Un male grave, visto che i medici di allora mi dissero che aveva solo 5 mesi di vita. Invece lui è stato grandissimo, ha resistito quindici anni. Un vero miracolo.