Melloul Fatah: le parole del presunto killer di Sirolo

Melloul Fatah non si sarebbe accorto di aver sparato una freccia con il suo fucile da sub: le dichiarazioni del presunto killer

Si chiama Melloul Fatah il ragazzo di 27 anni ritenuto responsabile dell’omicidio di Klajdi Bitri a Sirolo, nelle Marche. Il tutto sarebbe avvenuto a seguito di una lite in mezzo al traffico. Il sospettato, arrestato e interrogato nella caserma dei Carabinieri di Osimo, ha raccontato di non essersi reso conto di aver esploso il colpo di fiocina, né di aver colpito il ragazzo che poi è morto.

Le parole di Melloul Fatah

Un evento drammatico che ha scioccato tutta la comunità di Sirolo, piccolo comune della costa marchigiana. Una lite nata in mezzo al traffico che ha portato ad un omicidio di un ragazzo di soli 23 anni, Klajdi Bitri.

Ieri, a raccontare la sua versione, era stata la donna di 40 anni che era alla guida della prima auto, quella che ‘andava troppo piano‘, tanto da far scattare l’ira del conducente della vettura che la seguiva.

La signora ha raccontato che il soggetto, infastidito dall’andatura troppo bassa, ha prima inveito e poi aggredito lei e suo marito, iniziando a colpire quest’ultimo con calci e pugni.

Subito dopo sono arrivati Klajdi e altri due amici, che sono intervenuti per calmare gli animi. A quel punto il conducente dell’altra auto avrebbe preso un fucile da sub dal bagagliaio e avrebbe esploso una freccia in pieno petto di Bitri, uccidendolo sul colpo.

Le parole di Melloul Fatah

Klajdi Bitri ucciso con un colpo di fiocina

Il presunto autore di questo folle gesto, ora accusato di omicidio, è stato rintracciato e arrestato poco dopo a Falconara Marittima.

Condotto nella caserma di Osimo dai Carabinieri, il 27enne avrebbe risposto poco e niente alle domande degli inquirenti.

Klajdi Bitri ucciso con un colpo di fiocina

L’algerino avrebbe solo raccontato di aver preso il fucile per difendersi, visto che è stato aggredito da tre persone che lo hanno colpito violentemente con calci e pugni, provocandogli ecchimosi e ferite alla schiena e alla testa.

Lui era certo, ha raccontato il suo legale Davide Mengarelli, addirittura di non aver esploso alcuna freccia. Fatto che, a questo punto, sempre secondo lui, sarebbe stato del tutto accidentale.

Nei prossimi giorni i tecnici svolgeranno anche un esame balistico sull’arma, mentre i medici legali incaricati sottoporranno il corpo di Bitri all’autopsia.

Domani, mercoledì, il gip sottoporrà il presunto omicida all’interrogatorio di convalida dell’arresto direttamente nel carcere Montacuto di Ancona in cui è rinchiuso.