Marcos morto a 2 anni per mano della madre: il movente della donna
La 38enne, accusata dell'omicidio di suo figlio Marcos, avrebbe agito per vendetta nei confronti del suo ex: l'ipotesi degli inquirenti
Si infittisce la trama dell’indagine sulla morte del piccolo Marcos, il bimbo di due anni deceduto lo scorso 16 agosto a Livorno, per la quale è indagata sua madre, una donna cubana di 38 anni. L’ipotesi degli inquirenti è che la donna abbia inscenato tutto e compiuto il gesto folle per vendetta nei confronti dell’ex marito e papà del piccolo, un manager torinese di 48 anni.
Una vicenda tragica che purtroppo ha avuto come sfortunato protagonista un bimbo di soli due anni, Marcos, che ha perso la vita lo scorso 16 agosto.
Madre e figlio, residenti a Torino, erano a Livorno per trascorrere alcuni giorni di vacanza. È stata proprio la donna, una 38enne di origini cubane, ad avvertire per prima le autorità, dopo che il suo bimbo aveva cessato di vivere.
Ascoltata, aveva raccontato che il piccolo il giorno precedente era caduto per due volte da uno scivolo di un parco giochi di Tirrenia.
Le sue dichiarazioni non hanno però convinto gli inquirenti, che hanno così iniziato ad indagare sulla donna stessa, facendo emergere una verità completamente diversa e scioccante.
Visionando le immagini di una telecamera di video sorveglianza, gli investigatori hanno notato che la donna e Marcos sono entrati insieme in un condominio nel pomeriggio del 16. Dopo 11 ore la 38enne è uscita con il bimbo in braccio esanime.
Morte del piccolo Marcos: ipotesi della vendetta
Anche l’autopsia svolta sul corpicino di Marcos ha smentito le dichiarazioni della madre. Sul piccolo sono infatti state rinvenute lesioni gravissime che gli avrebbero perfino impedito di muoversi da solo.
Ora le autorità credono dunque che a provocare la morte del piccolo sia stata la stessa madre, forse spingendolo dalle scale di quel condominio.
Alla donna era stato detto di non allontanarsi da Livorno, ma nel momento in cui lei ha cercato di tornare a Torino nei giorni scorsi, è stata fermata e condotta in arresto nel carcere di Pisa.
Ciò su cui si concentrano le indagini ora è il movente che ha spinto la donna a compiere un atto così tremendo.
Il pomeriggio del 17 avrebbe dovuto riportare Marcos da suo padre, un manager torinese di 48 anni da cui si era separata e che aveva ottenuto l’affidamento esclusivo del piccolo.
Proprio questo avrebbe spinto la donna a compiere un atto di vendetta verso colui che, ai suoi occhi, le aveva portato via il figlio.
Al momento questa resta solo un ipotesi, che si spera di chiarire nell’interrogatorio di garanzia al quale verrà sottoposta la 38enne nei prossimi giorni.