Dopo 14 lunghi anni di coma, Marika Zanco è morta: aveva 52 anni
Dopo 14 lunghi anni di coma, Marika Zanco è morta a 52 anni: era rimasta coinvolta in un grave incidente
Si è spenta per sempre dopo 14 lunghi anni di coma Marika Zanco, la donna di 52 anni che nel 2009 è rimasta coinvolta in un grave sinistro, che non le ha lasciato scampo. Il sue funerale sarà celebrato nella giornata di oggi, venerdì 8 settembre.
La famiglia non l’ha mai lasciata da sola in questi anni ed hanno sempre sperato che per lei arrivasse un lieto fine, ma negli ultimi tempi le sue condizioni di erano aggravate drasticamente.
Stando alle informazioni rese note dal quotidiano locale, Il Gazzettino Marika aveva 52 anni e nel 2009 è rimasta coinvolta in un grave sinistro mentre era alla guida della sua auto. Stava andando a lavoro.
Era un’impiegata e quel giorno era uscita di casa come ogni altro giorno. Quando all’improvviso con la sua Renault Clio, mentre si trovava all’incrocio con le vie De Pieri e via Europa, nel comune di Dosson, in provincia di Treviso, è avvenuto l’impensabile.
A causa di una macchia di benzina lasciata sull’asfalto, da un camion passato poco prima, ha perso il controllo del suo veicolo. Purtroppo ha invaso la corsia opposta e si è scontrata con un’auto che procedeva nel senso opposto di marcia.
Il decesso di Marika Zanco dopo 14 anni di coma
I soccorsi sono arrivati sul posto in pochi minuti, ma le condizioni della donna sono apparse disperate sin da subito. Da quel momento purtroppo è entrata in coma.
Marika viveva ormai in stato vegetativo da oltre 14 anni. I suoi familiari non l’hanno mai lasciata da sola, ma nelle ultime settimane le sue condizioni di salute si erano aggravate drasticamente.
Purtroppo il triste epilogo è arrivato il 30 agosto, quando i medici non hanno avuto altra scelta che constatare il suo straziante decesso. Per alcune questioni burocratiche, ore risolte, il funerale sarà celebrato oggi, dopo diversi giorni.
Marika ha lasciato il figlio Matteo, il compagno, la sorella ed i suoi genitori. Tante persone conoscevano la sua storia ed erano a conoscenza del dolore che i suoi cari erano costretti a vivere. Non l’hanno mai lasciata sola!