I punti oscuri sul delitto di Marisa Leo ed il giallo dei telefoni che non si trovano
Il giallo dei telefoni scomparsi sul delitto di Marisa Leo, all'interno potrebbero esserci delle risposte sul delitto
Sono ancora tanti i punti oscuri sul delitto di Marisa Leo, commesso dal suo ex compagno Angelo Reina, che poi ha deciso di togliersi la vita. Gli inquirenti stanno cercando di risolvere tutta la vicenda, per avere un quadro chiaro su ciò che è successo.
La 39enne era a conoscenza della pericolosità dell’uomo. Infatti cercava di stare da sola con lui il meno possibile. Aveva presentato due denunce nei suoi confronti, che poi ha ritirato.
La madre della donna, ha spiegato che a luglio aveva deciso di chiudere di nuovo quella storia, perché lui era troppo possessivo. Non la lasciava vivere e questo per lei, era difficile da sopportare.
Erano tornati insieme per l’amore della bambina, ma subire quelle persecuzioni, per lei era impossibile. Così Angelo Reina quando ha capito che forse non c’era più possibilità di tornare indietro, ha deciso di progettare quel delitto.
Ora gli inquirenti però, vogliono provare a ritrovare i telefoni di entrambi, che risultano essere scomparsi. Questo perché forse potrebbe aver preso il telefono della ex ed averlo gettato via da qualche parte, mentre stava andando via dalla sua azienda.
Inoltre, spunta il giallo anche della Porsche Cayenne noleggiata circa una settimana prima. Forse l’ha usata per pedinare Marisa, nei giorni in cui stava progettando il delitto.
Ecco come Angelo Reina ha attirato Marisa Leo
Angelo Reina imprenditore di 42 anni, da ciò che ha riportato il quotidiano La Repubblica, ha chiamato la ex e le ha detto: “Vieni a riprendere tua figlia!” Loro in realtà non dovevano vedersi per chiarire la situazione.
Marisa ovviamente si è recata nella sua azienda agricola come sempre, ma non sapeva che la sua piccola era già con la bisnonna e che l’ex aveva in mente un altro piano. L’uomo non aveva il porto d’armi.
Il 42enne ha colpito la donna nella parte dell’addome, con circa 2 o 3 colpi. Ora sarà solo l’autopsia a stabilire la causa dietro il decesso. Poco dopo è andato via e dopo essersi recato a Castellammare sul Golfo, ha deciso di togliersi la vita, con l’arma usata per mettere fine alla vita della ex.