Davide Pavan: il comune chiede il rimborso per la pulizia del luogo dell’incidente

La famiglia di Davide Pavan si è vista recapitare una fattura di 183 euro, spesa prevista per la pulizia dei rottami e del sangue

La famiglia di Davide Pavan, il ragazzo di 17 anni che nel maggio del 2022 venne travolto e ucciso da un poliziotto ubriaco, ha denunciato a Il Corriere Veneto un episodio secondo loro assurdo che è capitato loro poco dopo la morte del figlio. Le autorità gli hanno recapitato una fattura di 183 euro. Spesa prevista per la bonifica e la pulizia del luogo dell’incidente.

Davide Pavan

Un fatto di cronaca che è avvenuto nel maggio del 2022, che ha fatto molto parlare di sé allora e che, a quanto pare, continua ancora oggi a far discutere.

Davide era un ragazzo di 17 anni come tanti altri, con tanti amici, una buona famiglia alle spalle e la passione per le due ruote.

Una sera, proprio mentre guidava il suo adorato scooter a Paese, il piccolo comune del Trevigiano in cui viveva, era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale.

A provocare il sinistro era stato un automobilista, Samuel Seno, un agente di Polizia che quella sera era fuori servizio.

I soccorsi a Davide, seppur tempestivi, non erano serviti purtroppo ad evitare il peggio.

I rilievi effettuati dalle forze dell’ordine, inoltre, avevano evidenziato nel sangue dell’automobilista responsabile dell’incidente un tasso alcolemico di tre volte superiore al limite consentito dalla legge.

La scarcerazione dell’automobilista

Incidente Davide Pavan

In attesa delle indagini il giudice aveva deciso di rimettere in libertà il poliziotto. Atto che, naturalmente, aveva provocato un forte senso di rabbia soprattutto nei genitori del povero Davide Pavan.

Oggi, a più di un anno di distanza dal drammatico incidente, Seno ha patteggiato ed ottenuto una pena di 3 anni e 6 mesi, dopo il riconoscimento delle attenuanti generiche.

La fattura recapitata ai genitori di Davide Pavan

Il dolore dei genitori di Davide Pavan

Come se non bastassero queste, a loro punto di vista discutibili, decisioni del tribunale, recentemente i genitori del 17enne hanno ricevuto un’ulteriore ‘batosta’.

A quanto pare, alla famiglia della vittima del sinistro, il Comune ha fatto recapitare una fattura di 183 euro. Spese previste per la “bonifica dell’area con smaltimento dei rifiuti e assorbente per sversamento liquidi“.

Durissimo lo sfogo della madre di Davide, che ha raccontato il suo ennesimo riacutizzarsi del dolore ai giornalisti de Il Corriere Veneto:

All’inizio pensavamo a un errore. Oppure a un brutto scherzo. La cifra ci è stata chiesta per la pulizia del luogo dell’incidente, per togliere i rottami e spargere della segatura sul sangue di Davide e sui liquidi del motore rimasti sull’asfalto.

E riguardo alla pena inflitta al poliziotto, la signora ha detto:

So bene che, se anche quel poliziotto fosse andato in prigione, io non avrei riavuto mio figlio, ma penso che la legge, pur con l’introduzione del reato di omicidio stradale, sia ancora troppo morbida con chi causa un incidente. Ma è l’intero sistema che non va, e la fattura per la bonifica è solo uno dei tanti episodi. In questi sedici mesi io, mio marito e il fratellino di Davide ci siamo sentiti abbandonati, come se il nostro dolore non contasse.