Chi erano i tre operai morti a Casalbordino: i nomi e l’età

Giulio, Gianluca e Fernando erano tre padri di famiglia, prima di essere tre operai: enormi il dolore e la rabbia per la loro scomparsa

Sono state rese note le generalità dei tre operai che ieri mattina a Casalbordino, in provincia di Chieti, hanno perso la vita in un’esplosione avvenuta in un’azienda di smaltimento e recupero di materiali esplosivi. Si chiamavano Giulio Romano, Gianluca De Santis e Fernando Di Nella e avevano rispettivamente 56, 40 e 56 anni.

Tre operai morti a Casalbordino

Un tremendo boato è quello che hanno udito in tutta la zona nella mattinata di ieri a Casalbordino. L’esplosione si era materializzata alla Sabino Esplodenti, una azienda che si occupa della bonifica e recupero di materiali esplosivi di natura militare.

Il bilancio è stato tragico. Purtroppo per tre operai non c’è stato nulla da fare, mentre altri due sono fortunatamente rimasti solo feriti.

Le tre vittime si chiamavano Giulio Romano, Gianluca De Santis e Fernando Di Nella e avevano rispettivamente 56, 40 e 56 anni.

Il primo, Giulio Romano, 56enne proprio di Casalbordino, come riporta il quotidiano abruzzese Il Centro era scampato all’analoga tragedia avvenuta nello stesso stabilimento nel dicembre del 2020, poiché aveva cambiato il suo turno con un collega.

Sono decine per lui, così come per gli altri due operai, i messaggi di cordoglio apparsi sul wen nelle scorse ore. Messaggi di incredulità, immenso dolore, ma anche di rabbia.

Il dolore per la morte dei tre operai

Tre operai morti a Casalbordino

Il secondo, Gianluca De Santis, di anni ve aveva solo 40 e ciononostante era un operai molto esperto e rispettato.

Viveva a Palata, in provincia di Campobasso, e ogni giorno viaggiava in auto per circa un’ora per raggiungere il posto di lavoro, per poi fare la stessa strada alla sera per tornare dai suoi due bambini.

Tre operai morti a Casalbordino

Anche per lui sono arrivati moltissimi messaggi sui social, uno dei quali anche da Maria Di Leva, prima cittadina di Palata, che ha definito questa come una tragedia immane, che provoca uno strazio insopportabile.

L’ultimo dei tre operai morti ieri si chiamava invece Fernando Di Nella e come il collega Giulio Romano aveva anche lui 56 anni. Era originario di Lanciano. Tanti il dolore e la rabbia di coloro che lo conoscevano.

Difficile per tutti trovare una spiegazione ed una rassegnazione ad un destino così crudele e ingiusto che ha portato via tre padri di famiglia, da sempre grandi lavoratori.