Giulio Romano sfuggì per caso all’esplosione del 2020
Anche nel dicembre del 2020 Giulio Romano, morto ieri a Casalbordino, doveva essere a lavoro: ebbe però un malore e tornò a casa
Giulio Romano, uno dei tre operai morti nell’esplosione di ieri mattina alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, era scampato alla morte tre anni fa, nell’analogo incidente avvenuto nello stesso stabilimento, solo per un colpo del destino. Il racconto da brividi dei suoi amici.
Quanto successo ieri a Casalbordino, piccolo comune nel chietino, è una tragedia devastante, forse evitabile, che ha portato via da questo mondo tre uomini, tre operai, tre padri di famiglia.
Le vittime dell’esplosione, avvenuta nello stabilimento della Sabino Esplodenti, una azienda che si occupa della bonifica e dello smaltimento di ordigni esplosivi, si chiamavano Giulio Romano, Gianluca De Santis e Fernando Di Nella. Avevano rispettivamente 56, 40 e 56 anni ed erano originari di Casalbordino, Palata in Molise e Lanciano.
I loro nomi si aggiungono a quelli di altri tre operai che, nel dicembre del 2020, hanno perso la vita nello stesso stabilimento e sempre per una esplosione.
Il destino beffardo di Giulio Romano
Nelle ultime ore si stanno diffondendo sempre più dettagli e informazioni, sull’esplosione e sugli stessi tre operai rimasti coinvolti.
A colpire particolarmente è stata la storia di Giulio Romano, che come raccontato da persone a lui vicine a Il Corriere della Sera, nell’esplosione del 2020 sfuggì alla morte solo per un gioco del destino.
Giulio era in fabbrica il giorno dell’esplosione di tre anni fa, ma due ore prima dell’incidente aveva avvertito un forte mal di pancia ed era tornato a casa. La morte lo ha inseguito.
Molto toccante anche il racconto che ha fornito un operaio che ieri mattina era in turno in azienda. Ha raccontato che Giulio, Fernando e Gianluca erano impegnati a disinnescare un ordigno, una bomba di tipo 166. Lui era ad una cinquantina di metri e dice di ricordare solo le fiamme, altissime.
Sono in programma, intanto, diverse iniziative per ricordare i tre operai scomparsi. A Casalbordino, ad esempio, si terrà una fiaccolata nel piazzale antistante il Santuario della Madonna dei Miracoli, luogo solitamente di ritrovo per migliaia di pellegrini ogni anno.
A Lanciano, città d’origine di Fernando Di Nella, il sindaco ha annunciato l’annullamento della nottata dell’inizio dei festeggiamenti patronali della Madonna del Ponte.
A Casalbordino, a Lanciano e a Palata in Molise, città d’origine di Gianluca De Santis, è stato proclamato il lutto cittadino.