Battipaglia, Maria Rosaria Troisi uccisa dal marito al termine di un litigio: aveva 37 anni
Battipaglia, Maria Rosaria Troisi uccisa a 37 anni dal marito al culmine di una lite: l'uomo aveva fatto uscire i figli poco prima
Si chiamava Maria Rosaria Troisi la donna di 37 anni, che nella tarda mattina di ieri mercoledì 20 settembre, ha perso la vita per mano del marito. Quest’ultimo poco dopo il delitto ha chiamato lo stesso le forze dell’ordine per dire ciò che aveva fatto.
Al momento sono in corso tutti gli accertamenti del caso. La salma si trova nell’obitorio dell’ospedale, visto che il pm che si occupa del caso, ha quindi deciso di disporre l’autopsia.
Da ciò che è emerso la telefonata al centralino è arrivata intorno alle 12.30, di mercoledì 20 settembre. Precisamente da una villetta che si trova in via Flavio Gioia, in frazione Lago, a Battipaglia, in provincia di Salerno.
La famiglia composta appunto da 4 persone, si era trasferita in zona da poco tempo. Per questo non avevano ancora fatto molte amicizie. Lui, chiamato Marco Aiello ha 40 anni e lavora come idraulico, per la sua professione è molto conosciuto, ma tutti lo hanno descritto come una persona riservata.
Maria Rosaria invece, aveva 37 anni ed era casalinga e catechista. I vicini dicono che non usciva spesso. I due avevano due bambini di 7 e 9 anni, che al momento del delitto non erano in casa, poiché si dice che il padre li aveva fatti uscire poco prima.
Dalle prime informazioni emerse tra i due coniugi era scoppiata una lite. L’uomo poco dopo ha preso in mano un’arma usata in cucina ed ha colpito la moglie nella zona della giugulare, mettendo fine alla sua vita praticamente in pochi istanti.
Il delitto di Maria Rosaria Troisi ed il possibile movente
Gli inquirenti stanno cercando di capire cosa è accaduto nella casa di questa famiglia. Alcuni quotidiani affermano che in realtà tra la coppia era l’ennesima lite, per motivi di gelosia.
La donna avrebbe scoperto i tradimenti del marito durante una vacanza quest’estate. Per questo la relazione tra i due erano in profonda crisi.
Inoltre, ora gli inquirenti stanno cercando di capire se l’uomo aveva già premeditato il delitto, perché poco prima aveva fatto uscire i figli di casa. Circostanza che se sarà confermata, porterà a delle aggravanti alla posizione di Marco Aiello. I piccoli ora sono affidati ad alcuni parenti, mentre il papà è in stato di fermo.