Lo zio di Kata indagato per la sua scomparsa, ma la mamma si fida di lui

Lo zio di Kata, già implicato nel racket degli affitti abusivi all'ex hotel Astor di Firenze, potrebbe sapere qualcosa sulla sua scomparsa. La mamma della bimba si fida però di lui

A quanto pare lo zio di Kata potrebbe sapere qualcosa sulla scomparsa della nipotina, la bimba di 5 anni svanita nel nulla a giugno scorso dall’ex hotel Astor di Firenze, occupato abusivamente da famiglie straniere. L’uomo sarebbe anche coinvolto negli affitti delle stanze di questa struttura, affitti abusivi. La mamma di Kata però non ha dubbi e si fida ciecamente di lui.

ipotesi kata

Lo zio della piccola Kata potrebbe sapere qualcosa sulla scomparsa della nipotina. La bimba di 5 anni è svanita nel nulla lo scorso 10 giugno a Firenze. Da quattro mesi l’inchiesta va avanti, nella speranza di riportarla a casa sana e salva.

Gli agenti hanno iscritto nel registro degli indagati cinque persone per il suo rapimento. Tra queste anche Argenis Abel Alvarez Vasquez, fratello della mamma della bimba scomparsa. L’uomo era già finito in manette con l’accusa di essere a capo del racket degli affitti nell’albergo occupato.

Secondo le ultime ipotesi degli inquirenti, la bimba potrebbe essere stata portata via dall’albergo occupato quando ormai priva di vita. Forse in un trolley, per nascondere il suo corpo alle telecamere.

La mamma di Kata, però, non ha dubbi. Di fronte alle telecamere di Mattino Cinque News sostiene di fidarsi di suo fratello, anche se ormai ammette che la figlia potrebbe essere stata rapita dopo un litigio con altri occupanti dell’ex hotel.

interrogato kata

Lo zio di Kata coinvolto nel rapimento? La mamma si fida di lui

Noi non c’entriamo nulla, tutti sospettavano che io fossi coinvolta nella sparizione di mia figlia, ma non era così. Oggi sospettano di mio fratello, ma neanche lui c’entra. Fino a oggi nessuno ha trovato nulla contro di noi perché nessuno della nostra famiglia ha fatto del male alla bimba.

interrogato kata

Queste le parole della donna, che ricorda il litigio proprio di suo fratello con altri inquilini, che potrebbe essere alla base del rapimento della bimba:

Non dobbiamo dimenticare il litigio avvenuto con la famiglia dell’ultimo piano. Di loro non si parla abbastanza e non so perché. Ormai non mi fido più di nessuno e non posso escludere nulla, ma nonostante tutto sono convinta di potermi fidare di mio fratello.