Come sarebbe oggi Kata a quasi quattro mesi dalla scomparsa della bimba di 5 anni
L'associazione Penelope, che si occupa di persone scomparsa, ha chiesto aiuta a un'esperta per ricostruire il volto di Kata oggi. Ecco come sarebbe la bimba svanita nel nulla quasi quattro mesi fa
L’Associazione Penelope, che si occupa di aiutare le famiglie di persone scomparse, ha chiesto aiuto a un’esperta per capire come sarebbe oggi Kata. La bimba di 5 anni è scomparsa nel nulla quasi quattro mesi fa. L’hanno vista l’ultima volta allontanarsi dalla famiglia fuori dall’ex hotel Astor di Firenze, occupato abusivamente. Poi il nulla. Ecco le immagini del suo volto ricostruito, per capire come potrebbe essere adesso.
Dopo quattro mesi dal suo rapimento, Kata potrebbe essere più magra, avere un viso più scarno, ma gli stessi occhi vispi e quel bel sorriso che, purtroppo, abbiamo imparato a conoscere in questi quattro mesi nei quali gli inquirenti l’hanno cercata ovunque.
L’Associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse Penelope ha chiesto all’antropologa forense Chantal Milani di ricostruire il volto di Kataleya Alvarez. Per capire come potrebbe essere cambiato dal 10 giugno scorso, giorno in cui è svanita nel nulla a Firenze.
Proprio in questi giorni, dalle indagini sono arrivate nuove notizie, che da un lato rassicurano, ma dall’altro pongono ancora lo stesso quesito: che fine ha fatto Kata? Le tracce ematiche trovate in una stanza dell’ex hotel Astor non appartengono, infatti, alla bimba.
Gli inquirenti non hanno riscontrato tracce della bimba neanche nei due trolley e nel borsone che avevano sequestrato il 17 giugno scorso a due cugine peruviane e a un cittadino rumeno, durante lo sgombero della struttura occupata da mesi.
Come sarebbe oggi Kata: l’associazione Penelope svela la possibile ricostruzione del suo volto
Abbiamo chiesto alla dottoressa Chantal Milani, antropologa forense, di aiutarci a ricostruire una immagine di Kataleya un po’ camuffata, nell’ipotesi di una tentativo di nascondere la sua fisicità di bambina.
Questo quello che si legge nella didascalia che accompagna l’immagine con il volto ricostruito della piccola Kata. Nella speranza che si possa presto ritrovare sana e salva. E si possa svelare un mistero che tiene in angoscia tutto il paese.