I risultati dell’autopsia di Andrea Purgatori: non c’erano metastasi al cervello
I periti della Procura non hanno individuato metastasi al cervello sul corpo senza vita del noto giornalista Andrea Purgatori
“Non c’erano metastasi al cervello”, questo è quanto dichiarato dai periti della Procura e da quelli della famiglia. Quando Andrea Purgatori è deceduto, il tumore non aveva raggiunto il cervello, come invece i medici avevano diagnosticato. Quegli stessi medici finiti nel registro degli indagati e, al momento, accusati di delitto colposo.
La famiglia non ha mai creduto alla diffusione delle metastasi al cervello e ha sporto denuncia, affinché venga fatta luce sulla verità. Soprattutto sulle pesanti cure a cui Andrea Purgatori è stato sottoposto e alla possibilità che non siano state adottate le terapie necessarie per salvarlo.
Gli esperti hanno spiegato che non sono state individuate metastasi al cervello, ma che non escludono la possibilità che possano essere scomparse con la radioterapia a cui si è sottoposto il giornalista.
La famiglia ha pubblicato una nota, dopo la notizia ricevuta e si è affidata al lavoro della magistratura:
In relazione ai risultati preliminari della consulenza tecnica, circolati oggi, la famiglia Purgatori prende atto dell’assenza di metastasi cerebrali a carico di Andrea Purgatori. E, come fin dall’inizio di questa vicenda, continua a confidare nell’operato della magistratura. Con l’unico intento di far accertare la verità degli eventi e le eventuali responsabilità.
La lunga agonia di Andrea Purgatori
Andrea Purgatori era un noto giornalista e conduttore televisivo. Conosciuto in particolar modo per il programma Atlantide, in onda su La7. Lo scorso 19 luglio ha perso la vita, all’età di 70 anni, dopo una breve malattia.
Aveva scoperto la diagnosi nel mese di maggio. Un dei medici ora sotto indagine, aveva comunicato la diagnosi di tumore al polmone e metastasi cerebrali. Così il giornalista è stato subito sottoposto a cicli di radioterapia ad elevate dosi al cervello.
Il successivo giugno, la famiglia ha scoperto un’altra diagnosi da un’altra struttura di Roma. Le metastasi al cervello non erano mai esistite, ma c’era un tumore grave al polmone.
Il successivo luglio, Andrea Purgatori è arrivato al Policlinico Umberto I in gravi condizioni. Un altro medico è tornato sulla diagnosi delle metastasi al cervello.
I periti che hanno eseguito l’autopsia post mortem, tuttavia, escludono la presenza delle metastasi, ma confermano la gravità del tumore al polmone.