Mattia Marchesello, morto a soli 23 anni a causa di un tumore: “Voglio che le persone mi ricordino con il sorriso”
Le ultime commoventi parole di Mattia Marchesello, il calciatore 23enne che ha perso la sua lunga battaglia contro il tumore al cervello
San Donà in lutto per la prematura scomparsa di Mattia Marchesello. Il calciatore di 23 anni ha perso la sua battaglia contro il tumore, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di tutti coloro che lo amavano.
Per due anni ha lottato contro quel mostro al cervello, con determinazione e con il sorriso sempre sulle labbra. Mattia Marchesello aveva solo un desiderio, quello che tutti lo ricordassero sorridente e felice. La sua forza oggi è diventata quella di tutti i suoi cari e i suoi amici, una forza racchiusa nelle sue ultime parole, consegnate alla sua mamma pochi giorni prima di spegnersi per sempre:
Voglio che le persone mi ricordino con il sorriso. E voglio che tutte le persone che pensano a me, lo facciano con il sorriso.
Due anni fa, Mattia ha scoperto la terribile diagnosi. Da quel momento, ha lottato con tutte le sue forze. Quel mostro ha stravolto la sua vita e quella della sua famiglia, gli ha tolto la normalità e il futuro, ma non è mai riuscito a spegnere il suo bellissimo sorriso. Quel sorriso che il 23enne riusciva a donare anche agli altri, nonostante le sue condizioni. E quel sorriso che per sempre vivrà nei loro cuori.
La sua più grande passione era il pallone, che aveva ereditato dal suo papà. Aveva iniziato all’oratorio Don Bosco, per poi diventare un calciatore dell’Ac Noventa. Era un attaccante dal grande talento, tanto che era riuscito a passare ad altre due società calcistiche. Prima al Gainiga e poi al Meolo. Purtroppo, non è mai approdato in quest’ultima società a causa della malattia.
La scoperta della diagnosi di Mattia Marchesello
Due anni fa, Mattia ha iniziato a stare male. Si è sottoposto a doversi controlli, prima di scoprire la terribile notizia, arrivata proprio poco prima di Natale. Un tumore al cervello.
Ha dovuto abbandonare la sua vita, amici, calcio, lavoro. La sua mamma oggi racconta di quanto suo figlio fosse meraviglioso:
Un giorno mi ha detto: ‘Sono contento di avere avuto il tumore, perché mi ha fatto capire il vero senso della vita. Prendi carta e penna, che devo scrivere delle cose. Voglio lasciare dei pensieri’.
Mattia ha lasciato una lettera a tutte le persone che gli volevano bene, anche alla sua dottoressa, diventata parte della famiglia. Un messaggio commovente che è stato reso pubblico, con la speranza che possa arrivare al cuore di tutti i giovani come lui:
Non hai bisogno di niente, oltre alla tua famiglia. Questo è quello che penso. Non ho bisogno di ragazze, a me basta quello che ho, a me basta la mia famiglia. Arrabbiarsi? Con chi dovrei essere arrabbiato? Sono stato un po’ sfortunato, ma con chi dovrei avercela? Avrei potuto vivere meglio la mia vita, però non mi lamento. Spero di essere stato educato. Spero che le persone non ci rimangano troppo male… questo e basta… Il rispetto a me sembra di averlo messo sempre e non posso non rispettare la malattia e quello che mi ha imposto. Ad avere un po’ di anni in più sarebbe andata meglio, ma va bene così. Sono tranquillo, come sempre. Mi dispiace per chi mi è venuto dietro… Mi mancano già i tagliolini di Carmine.