Martino Benzi: il racconto dell’amica di famiglia storica

Titti, amica stretta della famiglia di Martino Benzi, non trova pace e non riesce a darsi una spiegazione: la sua testimonianza

Ospite a Pomeriggio Cinque, Titti, amica storica della famiglia di Martino Benzi, ha raccontato dei dettagli sulla famiglia protagonista della strage di tre giorni fa avvenuta ad Alessandria. Anche lei non riesce a trovare una spiegazione a quello che è accaduto.

Martino Benzi strage Alessandria

Titti ha parlato di Martino e Monica come di una coppia molto affiatata, che si compensava a vicenda. Una coppia perfetta.

Lui, Martino, Titti lo definisce come un uomo sì meticoloso, ma assolutamente non folle. Anche nei confronti del figlio, era super presente e protettivo.

Secondo la donna non si è trattato di una decisione dell’uomo maturata nel tempo. Piuttosto di un qualcosa che si è scatenato in pochissimo tempo.

Non credo che questa strage sia maturata dentro di lui con il tempo, altrimenti ci sarebbero stati dei segnali. Dev’essere accaduto tutto improvvisamente. Può essere che sia successo qualcosa che noi non sappiamo e che ha fatto precipitare le cose.

In questi giorni si è parlato della malattia di cui Monica, moglie di Martino Benzi, soffriva. E in molti hanno ipotizzato che potesse esserci proprio questa situazione dietro al movente del gesto del 67enne.

Ipotesi che Titti smentisce completamente, visto che a sua detta, la 55enne aveva fatto dei controlli solo una decina di giorni fa ed era stata dichiarata completamente guarita.

Il gesto folle di Martino Benzi

Martino Benzi strage Alessandria

A questo punto, la motivazione più plausibile resta quella economica.

Quelle parole di Martino, scritte in un biglietto lasciato poi nella cucina della sua casa, con le quali diceva di essere rovinato, potrebbero essere riferite ai debiti. Forse con le banche, o peggio ancora con gli usurai. Per chiarirlo, le autorità stanno indagando.

Ciò che resta, comunque, è il grande dolore e lo shock per quanto successo.

Martino Benzi strage Alessandria

È avvenuto tutto in poche ore, lo scorso mercoledì mattina. Martino Benzi ha raggiunto suo figlio Matteo nella cameretta e con un rasoio da barba e con un coltello da cucina lo ha ucciso in pichi istanti.

Attirata dal trambusto, Monica Berta è andata a controllare e nel corridoio è stata aggredita anche lei.

Subito dopo, mantenendo sempre una assurda lucidità, si è lavato, vestito con abiti puliti, e a piedi ha raggiunto la RSA Michel in piazza Divina Provvidenza. Lì, nel giardino della struttura, ha prima ucciso sua suocera Carla Schiffo e poi rivolto l’arma verso se stesso.