Massimo Barberio: chi è l’uomo che ha ucciso la madre a Roma
Ex dipendente inps, incensurato e persona pacata: cosa raccontano i vicini di casa di Massimo Barberio, l'uomo che ha ucciso la madre a Roma
È stata resa nota l’identità dell’uomo di 59 anni che, circa due settimane fa, nell’appartamento in cui viveva nel quartiere Primavalle di Roma, ha tolto la vita a sua madre 88enne per poi chiuderla in un sacco e in un armadio. Si tratta di Massimo Barberio, ex dipendente dell’inps. A suo carico non risultano precedenti penali, né risulta mai essere stato affetto da patologie psichiche.
Un nuovo efferato delitto si è consumato nei giorni scorsi ed ha sconvolto il quartiere alla periferia est di Roma di Primavalle. Zona della capitale che, già nello scorso giugno, era stata sconvolta dalla notizia del tremendo femminicidio di Michelle Causo.
Michelle, una ragazzina di soli 17 anni, è stata brutalmente accoltellata da un suo coetaneo, che poi l’ha nascosta in un sacco nero di plastica e abbandonata con un carrello di un supermercato vicino ai bidoni della spazzatura.
Questa volta la vittima è una donna molto anziana, la signora Igidia di 88 anni, che è morta dopo aver ricevuto tre colpi di coltello da cucina inferti dal figlio, il 59enne Massimo Barberio.
Il delitto si sarebbe consumato poco meno di due settimane fa, all’interno dell’appartamento di via Pietro Gasparri in cui i due vivevano insieme.
Subito dopo aver ucciso la madre, l’uomo l’ha messa in un sacco della spazzatura ed ha nascosto il tutto dentro l’armadio della vittima stessa.
Il movente di Massimo Barberio
A chiamare le forze dell’ordine, alle 2:00 della notte tra venerdì e sabato scorsi, è stato lo stesso Barberio, che ai Carabinieri ha confessato quanto fatto e detto che c’era un cattivo odore in casa.
Nel corso degli interrogatori successivi il 59enne pare che abbia anche confessato il movente. Il motivo per cui ha ucciso sua madre.
A quanto pare aveva accumulato un debito con il condominio di circa 3mila euro e lo stesso non voleva farlo sapere alla madre, dato che i due già versavano in condizioni economiche drammatiche.
Di lui, fino ad ora, si sa che era un dipendente dell’inps, che non ha precedenti penali, ne patologie psichiatriche note.
Chi lo conosceva, o per meglio dire, chi più spesso lo vedeva, ossia i vicini di casa, raccontano di lui come un uomo silenzioso, riservato, abitudinario, ma molto triste in volto. Comunque una persona che non aveva mai dato problemi.
Rinchiuso a Regina Coeli, è ora accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.