Incinta e con un cancro al cervello, Tasha Kann rifiuta l’aborto: “Mi restano poche settimane di vita”
I medici le avevano detto che per salvarsi, avrebbe dovuto abortire. Ma Tasha Kann si è rifiutata e ora le restano poche settimane di vita
La storia di questa madre ha commosso tutti. Tasha Kann ha scelto di rinunciare alla propria vita, pur di dare una possibilità al suo bambino. Ormai le rimangono poche settimane di vita, ma come lei stessa ha più volte ribadito, non si è mai pentita della sua scelta.
Ha scoperto di aspettare il suo secondo bambino. Una notizia che ha portato tanta gioia nella sua vita e in quella di suo marito. Poi un giorno, tutto è cambiato. Tutto è stato stravolto.
Tasha Kann ha iniziato ad accusare un forte mal di testa e così si è sdraiata sul divano, in attesa che passasse da solo. Ma in poco tempo, ha iniziato a stare peggio. È arrivato uno strano formicolio a braccia e gambe, non riusciva più a stare in piedi. Visto il suo stato di gravidanza, la donna si è fatta portare al pronto soccorso.
I medici l’hanno subito sottoposta a tutti i controlli necessari ed hanno scoperto una straziante notizia. Tasha aveva una massa al cervello, un astrocitoma anaplastico. Si tratta di un cancro raro e molto aggressivo che colpisce il cervello. Aveva bisogno di sottoporsi, immediatamente, ad un intervento chirurgico e poi a tutte le terapie necessarie. Ma era incinta e l’unico modo per sopravvivere e avere una possibilità di salvarsi, era abortire.
Davanti a quelle parole, la donna ha scosso subito la testa. Non avrebbe mai spezzato la vita del suo bambino, per salvare la sua.
Quel trattamento mi avrebbe dato dai 5 agli 8 anni di vita. Abortire il mio bambino non è mai stata un’opzione per me. Perché va contro la volontà di Dio. Sapevo che se mi fossi aggrappata al Signore e alle sue promesse, avrebbe tenuto il mio piccolo al sicuro.
Così questa mamma ha portato avanti la gravidanza e dopo il parto ha potuto stringere tra le braccia il suo bambino e iniziare a pensare a se stessa.
Il cancro era già grave e uccidere il mio bambino, non mi avrebbe comunque salvato. Dopo il parto ho iniziato il trattamento, anche se sapevo che ormai non sarebbe stata la stessa cosa.
Nel 2023, Tasha ha scoperto di avere un gliomatasi cerebi, un tumore primario del sistema nervoso centrale.
I medici avevano avuto torto, quel trattamento sarebbe stato, anche se avessi abortito, comunque inutile per quel tipo di mostro. Ora chemio e radio non funzionano e gli anni di vita sono diventati mesi.
Così questa donna si è recata in Texas ed ha iniziato l’immunoterapia. In questo modo potrà alleviare il dolore, mentre si gode gli ultimi giorni di vita con i suoi bambini e tutta la sua famiglia.
I medici non si spiegano come io sia ancora viva, ogni volta mi parlano come se il giorno dopo dovessi lasciare questo mondo. So che accadrà, ma riesco a camminare, parlare, mangiare e far sembrare tutto normale ai miei figli. Per me conta solo essere mamma e prendermi cura di loro finché potrò. So che arriverà, sarò pronta, ma ho regalato loro una possibilità di vivere ed essere felici.