Alessia Pifferi, il racconto della vicina di casa sulla donna che ha lasciato morire la piccola Diana
Ore 14, la testimonianza della vicina di casa di Alessia Pifferi: la madre che ha lasciato morire la sua bambina di 18 mesi
Durante la trasmissione tv Ore 14, condotta da Milo Infante, è stata ascoltata la vicina di Alessia Pifferi. La donna ha raccontato quale fosse il comportamento della donna accusata di aver abbandonato la sua bambina in casa da sola. La piccola Diana è morta di stenti.
Una persona normalissima, è così che la vicina di casa ha definito Alessia Pifferi. Mai aveva sospettato che qualcosa con la piccola Diana non andasse. In quei sei giorni nessuno ha sentito i lamenti della bambina, altrimenti sia lei che gli altri vicini sarebbero intervenuti.
È una di quelle ragazze che si fanno un film della loro vita, che vorrebbero essere quello che magari non possono essere. Era megalomane un po’ troppo. Mi ha portato la bomboniera del battesimo, mi sono raccomandata di farmi avere le foto. Mi ha detto che non le aveva ancora e che me le avrebbe fatte avere. Le ho dato però una busta con alcuni soldi, dicendole di prendere lei quello che voleva per la piccola.
Tuttavia il battesimo non c’è mai stato. Alessia Pifferi aveva inventato la grande bugia per ottenere i regali da parenti e amici. Aveva bisogno di affittare una limousine per regalare una giornata speciale al suo compagno di Leffe. Lo ha ammesso lei stessa in aula. Sperava che in quella occasione lui le avrebbe chiesto di sposarla.
La vicina di casa non riesce ancora a credere a quanto sia accaduto e continua a domandarsi se avesse potuto fare qualcosa. La verità è che nessun vicino poteva immaginare che Diana fosse in casa da sola, senza cibo e senza acqua, con le temperature elevate. E che la madre fosse partita per Leffe per stare con un uomo, senza curarsi della sua bambina di 18 mesi. È stata la stessa Pifferi a trovare la figlia ormai priva di vita, al suo rientro. Ha provato a bagnarla, rianimarla e poi è corsa a chiamare un vicina di casa. Ma per Diana non c’era ormai più nulla da fare.