Alessia Pifferi, il pm non ci sta: “Ci prende in giro”
Il pm contro la perizia psichiatrica disposta dalla Corte D'Assise nei confronti di Alessia Pifferi: "Non ha alcun problema mentale"
Dopo la decisione della Corte D’Assise di Milano, che ha disposto una nuova perizia psichiatrica su Alessia Pifferi, ha voluto rompere il silenzio il Pm Francesco De Tommasi.
Il pm si sente preso in giro, perché Alessia Pifferi non avrebbe alcun problema mentale. Agli occhi di chi la conosce bene, è solo una madre bugiarda che ha avuto un comportamento “scellerato” nei confronti della sua bambina di 18 mesi. L’ha abbandonata per sei giorni in una casa vuota, con un solo biberon di latte. Diana è morta di stenti.
Non ci sto ad essere preso in giro: la signora non ha alcun problema mentale. Ha avuto un atteggiamento scellerato nei confronti della figlia.
I medici del San Vittore hanno parlato di un ritardo cognitivo e un quoziente intellettivo pari a quello di una bambina di 7 anni. Ma il pm ha commentato così:
Un quoziente intellettivo di 40 vuol dire che nella scorsa udienza lei non avrebbe dovuto essere in grado di dire nulla, né di formulare accuse contro il personale di polizia, di relazionarsi con nessuno. Invece ha dato risposte chiare, ha reso dichiarazioni sconcertanti. Incontestabile effetto di manipolazione da parte delle psicologhe del carcere, che oggi rende difficile se non impossibile l’accertamento sulle capacità cognitive di Alessia Pifferi.
Il pubblico ministero non è l’unico a pensarla così. Anche la madre e la sorella di Alessia Pifferi la definiscono un’attrice, una persona bugiarda che fino a quel giorno ha vissuto in modo normale. In aula ha dichiarato di non aver mai saputo di essere incinta fino al giorno del parto, Diana sarebbe arrivata all’improvviso. Ma non è ciò che ha raccontato sua madre e nonna della bambina. Alessia aveva fatto un test di gravidanza in farmacia e subito dopo l’aveva chiamata per darle la notizia.
Ha sempre raccontato bugie, nessuno sapeva che in quei giorni Diana era a casa sola. Anche il compagno di Leffe, con il quale è stata per tutto il tempo, era convinto che la bimba si trovasse con la zia, sorella di Alessia.