Ragazzino di 13 anni uccide la madre mentre dorme accanto alla sorellina e poi chiama in lacrime la polizia

Non ha confessato il movente, ma è stato lo stesso ragazzino a chiamare le forze dell'ordine, ammettendo di aver ucciso la sua mamma

Una sconvolgente vicenda che ha fatto il giro del mondo in poche ore. Un ragazzino di 13 anni ha messo fine alla vita della sua mamma, mentre dormiva accanto alla sorellina e poi ha chiamato le forze dell’ordine.

ragazzino di 13 anni uccide la madre

Il minore è stato preso in custodia dagli agenti, mentre in lacrime confessava il delitto appena commesso. I fatti sono accaduti in un’abitazione di Hialeah, in Florida. Irina Gracia, questo il nome della madre, aveva da poco dato alla luce un’altra bambina. Si era addormentata accanto alla neonata, nella notte dello scorso 12 ottobre, quando il figlio 13enne ha messo fine alla sua vita con diverse coltellate.

Gli investigatori stanno indagando, per cercare di capire cosa sia effettivamente accaduto nella casa di famiglia. Il ragazzino di 13 anni non aveva mai mostrato strani comportamenti o disagi psicologici, questo è quanto raccontato dai suoi familiari. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare o prevedere un’azione del genere.

ragazzino di 13 anni uccide la madre

Quando gli agenti hanno raggiunto l’abitazione, a seguito della telefonata del minore, hanno trovato la madre ormai priva di vita. Accanto a lei, c’era la neonata di soli 14 giorni che dormiva. Con molte probabilità, il 13enne aveva premeditato il delitto. Ha atteso che la donna si addormentasse vicino alla sorellina e ha poi preso un coltello da cucina.

Ha poi allarmato in lacrime le forze dell’ordine, mostrandosi subito disposto a collaborare e rispondere ad ogni domanda. Tuttavia, non ha saputo dare spiegazioni sul movente.

ragazzino di 13 anni uccide la madre

Le foto sui social, mostrano madre e figlio legati da un grande amore, sempre insieme e sorridenti. Forse l’arrivo della sorellina potrebbe aver scaturito una gelosia incontrollabile nel ragazzino. Il compagno di Irina non era a casa quella notte, era partito per un viaggio di lavoro. Non è il papà biologico del 13enne, ma si è preso cura di lui sin da piccolino. Come aveva fatto anche con la sua mamma. 14 giorni fa la coppia ha accolto un’altra bambina. Per questo gli inquirenti credono che il ragazzino possa essersi sentito escluso dalla “nuova famiglia”.