Eleonora Pedron ricorda il terribile incidente in cui morì il papà

impossibile per Eleonora Pedron dimenticare quai terribili momenti dell'incidente in cui rimasero coinvolti lei e suo papà

In una toccante intervista rilasciata a Oggi, la bellissima attrice, modella e conduttrice Eleonora Pedron, oltre ad annunciare con gioia la sua laurea in psicologia, ha avuto modo ancora una volta di parlare di ciò che di tragico è avvenuto nella sua vita. Nel 1992 e nel 2002, in due incidenti stradali, ha perso la sorellina e il papà. Un dolore che non passa mai.

Eleonora Pedron

Nata a Camposampiero, nel padovano, nel 1982, Eleonora Pedron è conosciuta oggi come una delle modelle, attrici e presentatrici più amate in Italia.

Tanta bellezza nel volto di Eleonora, ma anche tanta profondità, intelligenza, sensibilità, come si evince dall’ultima intervista rilasciata al settimanale Oggi.

Il doppio dramma di Eleonora Pedron

La Pedron si è appena laureata in Psicologia, traguardo di cui va molto orgogliosa e del quale ne parla con gioia.

Ma al giornale ha avuto soprattutto modo di rivivere attraverso i ricordi ciò che di drammatico è avvenuto nella sua vita, come la morte della sorellina Nives e del papà in due incidenti stradali, avvenuti rispettivamente nel 1992 e nel 2002.

Il dolore di Eleonora Pedron

Eleonora-Pedron

A segnarla maggiormente è stato senza dubbio quello del 2002, quando a perdere la vita fu il papà dell’ex Miss Italia. I due erano insieme in auto e tornavano verso Padova dopo un provino per Striscia la Notizia.

L’immagine di mio papà che mi chiama, dopo l’incidente… Me lo sono ritrovato sulle ginocchia, la faccia piena di sangue, la voce che dice: ‘Eleonora, Eleonora’. Mi chiamava per sapere se ero viva. Quella voce la sento ancora e la sentirò sempre.

Non si nasconde la show girl, ex moglie di Max Biagi, da cui ha avuto due figli, ed attuale compagna dell’attore Fabio Troiano, e ammette di sentire ancora forte il dolore e la rabbia. Tuttavia, ha imparato ad accettare la vita così com’è:

Certe notti a letto scoppio a piangere, ma ho accettato la vita com’è, una successione imprevedibile di armonia e di abissi. Soffrire da piccoli ti dona una marcia in più. Dai il giusto peso alle piccole delusioni, elimini le cose e le persone superflue. Ho pochi amici, non intreccio relazioni così, tanto per avere la rubrica piena.