Viktor Smagin, eroe di Chernobyl, si è tolto la vita
Viktor Smagin fu uno dei primi ad intervenire nel disastro nucleare: alla scoperta del quarto tumore, l'eroe ha deciso di arrendersi
Una storia eroica ma allo stesso tempo molto triste che purtroppo si è conclusa nel più drammatico dei modi. Viktor Smagin, l’ingegnere russo che fu tra i primi ad intervenire nella centrale di Chernobyl dopo il disastro nucleare, si è tolto la vita. Aveva da poco scoperto di avere un altro tumore, il quarto.
Il 26 aprile del 1986 è stata una data che ha segnato per sempre la città di Chernobyl, l’ex Unione Sovietica, l’Europa e il mondo.
Alle prime ore della notte, intorno all’1:30, il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl è esploso, causando un rilascio massiccio di scorie e gas radioattivi.
Alla base dell’incidente, che è classificato come quello più grave nella storia dell’energia nucleare, nel corso di anni di processi, si è scoperto esserci stato un errore durante un test di sicurezza nell’impianto.
Inizialmente non si comprese appieno la gravità della situazione e vennero inviate diverse squadre di soccorso per spegnere le fiamme divampate.
Tra i primi ad arrivare sul posto ci fu l’ingegnere Viktor Smagin, che insieme alla sua squadra si occupò proprio di spegnere l’incendio, ma anche di liberare il tetto della centrale delle macerie di grafite da cui era stato invaso e che dovevano assolutamente essere bonificate.
Il gesto estremo di Viktor Smagin
Quelle ore trascorse in esposizioni alle radiazioni, con protezioni pressoché inesistenti, provocarono negli anni a venire gravissimi problemi di salute a Smagin.
Il suo organismo venne completamente devastato, così come la funzionalità del midollo osseo, i livelli di globuli bianchi, rossi e delle piastrine.
Negli anni ha dovuto affrontare emorragie, interventi chirurgici e tumori. Recentemente ha scoperto di averne un altro, il quarto. La notizia della diagnosi, insieme ai problemi effettivi di salute sempre più importanti, lo hanno portato ad arrendersi.
All’età di 75 anni, dopo una vita dolorosa dovuta ad un atto eroico ancora oggi riconosciutogli dal mondo, Viktor Smagin si è tolto la vita, gettandosi dal 14esimo piano del palazzo di Mosca in cui viveva. Prima di farlo, ha deciso di spiegare i suoi motivi in una straziante lettera lasciata ai posteri. Ecco alcune sue parole, riportate in Italia da Il Corriere della Sera:
Oggi è stato trovato un nuovo tumore, quindi adesso sono almeno quattro. Impossibile curarli e io non ho abbastanza forza per farlo. Perdonatemi se vi lascio. Grazie per questi anni che abbiamo vissuto insieme: sono stati anni felici. Mi dispiace.